Chiesa / Diaconato alle donne? Papa Francesco istituirà una commissione di studio per capire meglio il loro ruolo

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Durante l’udienza in Vaticano del 12 maggio scorso con l’Unione internazionale delle superiori generali ( Uisg ), Papa Francesco, accogliendo l’esplicita proposta di una suora, sulla possibilità di rivedere la questione del diaconato alle donne, ha annunciato che istituirà una Commissione di studio sul diaconato femminile. Questione, questa,  che Papa Francesco già da qualche tempo si era posto  desiderando capire meglio il ruolo effettivo delle donne nella Chiesa primitiva.Donne nella Chiesa

Si tratta qui di una proposta di studio sul  ruolo della donna nella Chiesa, in base alle nuove esigenze di oggi, al fine di non privare e ostacolare il servizio svolto dalle donne nella comunità ecclesiale, di quella possibilità di ricchezza che potrebbe donare.
Tale proposta, infatti, non è sicuramente il primo passo per un eventuale possibilità di sacerdozio alle donne, certo che no! Su questo punto la Chiesa è stata sempre decisa. Nell’Ordinatio sacerdotalis, Giovanni Paolo II ha spiegato che il sacerdozio non può essere impartito alle donne, e lo stesso Papa Francesco, nel suo viaggio di ritorno dagli Stati Uniti, affermava il no alla possibilità del sacerdozio alle donne. Tutto ciò mette a tacere le varie chiacchiere che fanno da contorno a questa questione. Si tratta solo di rivedere la storia di un  ruolo, affinchè possa esplicarsi ancora meglio il suo servizio, nella novità dell’oggi.

Se si guarda alla Chiesa primitiva, si scorgono  realtà  presentì di diaconato  delle donne, intesa come diaconia, cioè, come servizio. Le donne, infatti, svolgevano ruoli importanti come collaboratrici degli apostoli per la formazione delle nuove comunità e per il servizio caritativo. La loro ordinazione è chiaro, era assolutamente diversa da quella dei diaconi uomini, poiché non vi si rilevano presenze di sacerdozio o di  episcopato femminile, mentre tra i diaconi uomini, si rilevano casi di successive ordinazioni presbiterali ed episcopali. Lungo la storia il diaconato maschile è rimasto, prendendo sempre più la sua definizione di primo grado dell’ordine sacro a cui fa seguito quello sacerdotale e infine, quello episcopale.
E’ il Concilio Vaticano II che restaura il diaconato nella Chiesa latina come grado permanente della gerarchia. Nella Costituzione conciliare Lumen Gentium, si stabilisce che il ministero diaconale rinasca nella Chiesa, come ministero “proprio”, e non più soltanto come tappa per i candidati al sacerdozio. Si tratta di un ministero che può essere conferito a uomini sia celibi che sposati, non per il sacerdozio dunque, ma per il servizio nel ministero della liturgia, della predicazione e della carità, servendo il popolo di Dio in comunione con il Vescovo e i suoi sacerdoti.
La diaconia delle donne, come si nota, sembra non essere più ufficialmente riconosciuta e ricordata  lungo questo percorso. La decisione di Papa Francesco di voler istituire una Commissione apposita per studiare nuovamente la questione del possibile diaconato alle donne, in tal senso, in questo preciso momento storico, non sembra fuori luogo o inopportuna, ma appare invece come una logica conseguenza del suo agire pastorale, attento come è, ai gemiti dello Spirito Santo che è Spirito che vivifica e dona vita.

Letizia Franzone  

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