Diocesi / 25 anni di sacerdozio del vicario generale mons. Giombanco, tessitore instancabile di cammini di comunione

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La Chiesa diocesana acese ha vissuto qualche giorno fa un particolare momento di festa nella ricorrenza del venticinquesimo anniversario dell’ordinazione presbiterale di mons. Guglielmo Giombanco, vicario generale della diocesi.1-compres-mons-giombanco-jpg-e-mail

La particolare ricorrenza coincideva, inoltre, con l’anniversario dell’ordinazione sacerdotale del vescovo, mons. Antonino Raspanti, il quale presiedeva nella Cattedrale di Acireale il solenne rito alla presenza di mons. Giuseppe Malandrino, mons. Salvatore Gristina (arcivescovo di Catania) e mons. Pio Vittorio Vigo, tutti vescovi emeriti della nostra diocesi, nonché di mons. Paolo Romeo, arcivescovo emerito di Palermo e già Primate della Chiesa di Sicilia, mons. Giuseppe Costanzo, arcivescovo emerito di Siracusa e già vescovo ausiliare della nostra diocesi al tempo di mons. Pasquale Bacile.

Presenti alla cerimonia anche diversi sacerdoti diocesani, tra i quali il vicario generale emerito mons. Rosario Di Bella ed autorità civili di vari comuni della diocesi (per Acireale presente il vicesindaco Nando Ardita, che al termine della celebrazione salutava il festeggiato).

Nella colletta conclusiva dei riti di introduzione, mons. Giombanco elevava il proprio ringraziamento al Signore, che lo volle sacerdote affinchè potesse essere fedele dispensatore dei divini misteri ed il versetto alleluiatico sottolineava come sia il Signore a determinare la scelta dei propri ministri (‘Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi!’). La pericope evangelica racconta di come, dopo una notte che Gesù trascorre in preghiera su un monte (le alture della Palestina sono sempre luoghi prediletti da Cristo, che in essi sperimenta una più intima unione con Dio Padre) nasca la Chiesa attraverso la scelta dei primi ministri, gli Apostoli, precursori dei vescovi e dei presbiteri nell’annuncio del Verbo divino.3-compres-mons-giombanco

Mons. Giombanco da venticinque anni sperimenta un’intima comunione con il Padre celeste ed attraverso i vari ruoli nel tempo ricoperti ha potuto ‘raccogliere i segreti di Dio’ (così affermava mons. Raspanti nella propria omelia). Nella Chiesa si sperimenta la concordia pur nella diversità dei singoli attraverso carismi e ministeri; il sacerdozio comporta anche delle rinunce, a volte persino dolorose, nella certezza, come dice Gesù stesso, di ricevere il contraccambio già in questa vita: gustare la tenerezza di Dio Padre e la dolcezza dello Spirito Santo.

Dopo la comunione, don Vittorio Rocca, amministratore della Basilica Collegiata di San Sebastiano in Acireale, rivolge a mons. Giombanco gli auguri a nome personale e del clero diocesano.

2-compres-mons-giombanco-jpg-e-mailMons. Giombanco ricevette l’ordinazione sacerdotale il 7 settembre 1991, per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del vescovo pro-tempore mons. Giuseppe Malandrino e nei venticinque anni di servizio all’interno della nostra Chiesa diocesana, egli, attraverso i vari incarichi nel tempo ricoperti, ha prestato un servizio sempre generoso facendosi- come diceva don Vittorio Rocca nel discorso augurale – tessitore instancabile e tenace di cammini di comunione, di missione e di unità. Don Rocca gli rivolgeva l’augurio di vivere un servizio ecclesiale pregno di tenerezza e di misericordia , sempre pronto a donare ed a fare il primo passo. Altro messaggio augurale gli era poi rivolto dalla presidente della Consulta delle associazioni laicali della diocesi, dottoressa Barbara Sgroi.

Dopo i ringraziamenti per i messaggi augurali ricevuti e per la numerosa presenza alla cerimonia, mons. Giombanco ringraziava infine il Signore per averlo chiamato alla missione sacerdotale, ma anche per averlo sempre sostenuto nel difficile impegno. Egli sottolineava che la vita sacerdotale è un dono di Dio, unico supremo Pastore, al quale rinnovava il proprio incondizionato atto d’amore.

Nando Costarelli

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