Acireale, monumentale presepe settecentesco a S.Sebastiano

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Anche quest’anno ad Acireale e, precisamente, presso la Basilica di San Sebastiano è stato allestito un monumentale presepe napoletano. Oltre cento le artistiche statuette che raffigurano i personaggi della tradizione settecentesca partenopea; statuette realizzate dal laboratorio del maestro Ferrigno di San Gregorio Armeno (il quartiere di Napoli dove si trovano le botteghe artigiane, famose in tutto il mondo).

Nel presepe napoletano viene plasticamente ricostruito, con una ricercata cura dei particolari (tessuti, finimenti, arredi), uno scorcio della città di Napoli del XVIII secolo. Il periodo di massimo splendore del presepe napoletano è stato proprio il Settecento, durante il regno di Carlo di Borbone (1735-1759). Il sovrano ne incentivò la diffusione tra la nobiltà e l’alta borghesia; successivamente esportò questa tradizione in Spagna, dove regnò dal 1759 al 1788 con il nome di Carlos III e dove ancora oggi è conosciuta ed apprezzata col nome di “belén (o pesebre) napolitano”. È un presepe che si distingue da quelli di altre regioni d’Italia e d’Europa per l’originalità e la ricchezza scenografica, ottenute grazie al concorso di valenti artigiani, i quali con la loro abilità ed immaginazione sono riusciti a riprodurre scene di vita popolare e quotidiana che accompagnano l’avvenimento centrale, quello religioso della nascita del Bambino Gesù.

L’allestimento è stato curato dai giovani della basilica, che si sono impegnati dallo scorso mese di ottobre per conservare una tradizione, che è espressione di una religiosità profonda e custode dei valori tramandati dai padri, a cominciare da quello della famiglia. Lungo la navata destra della chiesa sono stati sistemati alcuni tabelloni esplicativi sulla storia, i contenuti, i personaggi e l’attualità  del presepe napoletano. Nei locali del museo di arte sacra, inoltre, è stata allestita, a cura dell’associazione “Amici dei Presepe” (sezione di Acireale), una mostra di pregevoli esemplari di presepe della tradizione siciliana.

(foto Marinella Coco e Licio La Rocca)

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