Cultura / La Società Storica Catanese ospita nei mesi di aprile e maggio i quattro appuntamenti della rassegna “Monologhiamo”

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Nel cuore di Catania, in via Etnea 248, a pochi passi da Piazza Stesicoro, ha sede la Società Storica Catanese. Questa società nasce il 20 ottobre 1955 (oggi ha quindi ben 62 anni!) allo scopo, come recita lo statuto, di “difendere il patrimonio storico, artistico, monumentale e diffondere l’amore per Catania e la sua Provincia”. Ha sempre occupato questa splendida sede, un palazzo antico con pavimenti fatti di quelle belle mattonelle di cemento, i cui disegni cambiano passando da una stanza all’altra, con le carte da parati ai muri e gli affreschi sulle volte. Una di quelle tipiche dimore siciliane, dal tratto inconfondibile, in cui sembra ancora di poter vedere i nobili del Gattopardo o dei Vicerè. Appena entrati, si respira aria di cultura, circondati da migliaia di libri, e da cimeli di ogni tipo: stampe, cartine geografiche, foto, pezzi di armature, busti che sembrano lì a osservare e controllare lo svolgersi degli eventi. Così doveva essere anche nel dopo guerra, quando fu fondato. Ma la Società non ha vissuto sempre periodi felici. Tra gli anni ’90 e il 2000, un periodo di oblio, superato grazie alla ferma volontà e al significativo impegno di Alfio D’Agata, attuale presidente della Società, che dal 2014 ha reso nuovamente fruibile il piano nobile del palazzo.

Anna Scordio

I soci organizzano svariate attività. “Alcune di queste hanno cadenza fissa” racconta la socia Anna Scordio , scenografa, “come quella che si svolge ogni primo mercoledì del mese. Noi lo chiamiamo ‘mercoledì letterario’, ci si incontra per stare assieme, parlare, consultare i volumi, insomma, senza un programma ben preciso, lasciando che la serata segua il suo corso naturale, improvvisato. Ma ci sono stati anche altri eventi: presentazioni di libri, sfilate, degustazioni enogastronomiche e molti altri”.

Alessandro Bonaccorsi

In questo contesto un altro socio, Alessandro Bonaccorsi, che di mestiere fa anche lui lo scenografo, ha pensato di portare il teatro nella sede della società, e lo ha fatto attraverso 4 monologhi, dando così il titolo a questa rassegna “Monologhiamo”. “Ho sempre avuto in mente di portare il teatro nella nostra sede ma,  di fatto, la realizzazione pratica, da quando abbiamo deciso di mettere in scena questa rassegna, è durata poche settimane. Ho avuto l’idea e ho contattato quelli che secondo me potevano essere gli interpreti. Detto fatto, il nostro primo spettacolo, con Tony Bellone, dal titolo “Oggi come ieri”, si è svolto 21-22-23 aprile. Poi è stata la volta di Francesco Russo, il 29 e 30 aprile, con “Il mistero buffo”, opera di Dario Fo, che è stata tradotta dal bergamasco al siciliano. Il terzo monologo “Ettore Majorana. Mistero di un genio catanese” è stato scritto e interpretato da Rodolfo Torrisi ed è stato rappresentato lo scorso fine settimana, dal 12 al 14 maggio. L’ultimo appuntamento, con Liliana Biglio, è previsto da venerdì 19 a domenica 21 e si intitolerà “Parole ad una sagoma di cartone”.

Annamaria Distefano

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