Valverde / Santuario pieno di fedeli per la festa di S. Rita: una devozione che non tramonta. Benedizione delle autovetture in strada

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Si è conclusa a Valverde la festa di S. Rita da Cascia; il 19, 20 e 21 maggio in Santuario il triduo solenne di preparazione avente i temi “Rita sposa”, “Rita madre” e “Rita religiosa”, domenica 21 la proiezione in chiesa del film “La vita di Santa Rita” e ieri, 22 maggio, le Messe della mattina con la benedizione delle rose, nel pomeriggio l’ingresso del complesso bandistico “città di Acireale” diretto dal maestro Salvo Miraglia, l’omaggio floreale a S. Rita da parte dei vigili del fuoco.
Alle 19, la Messa solenne in onore di Santa Rita, celebrata dai padri Gelson dos Santos Lazarin e Leandro Xavier Rodrigues , la benedizione delle auto, che quest’anno si è tenuta in strada a causa dell’indisponibilità della piazza, e la processione per le vie di Valverde.

Durante la riflessione della Messa pomeridiana, alla quale erano presenti numerosi fedeli, padre Gelson, tra l’altro, ha detto: “La storia di Santa Rita è un prodigio di Dio, Dio si manifesta in lei e la vostra presenza qua ne è la prova. S. Rita porta persone a Cristo, come altri santi rappresenta un ponte che porta a Cristo. Quando parliamo di S. Rita possiamo utilizzare tre parole, obbedienza, perdono e amore. S. Rita è la santa dei casi impossibili, la sua fede è profondamente radicata nel Cristo sofferente. Rita è stata sposa di un marito dal carattere violento, lei è testimonianza di obbedienza di Dio. Non cede alle prime difficoltà, porta avanti l’amore e l’alleanza fatta con Dio. Rita obbedisce il marito, cerca di capirlo e lavora piano piano con lui, fino alla sua conversione. Hanno avuto due figli. In seguito il marito viene assassinato e Rita continua ad educare i suoi figli, non si arrende. Crescendo, però, i suoi figli provano desiderio di vendetta nei confronti di chi aveva ucciso loro padre. Rita prega il Signore di custodire i suoi figli, preferirebbe donarli a Dio piuttosto che vederli con le mani sporche. I suoi figli moriranno. Rita diventerà suora; un giorno si ritrova a pregare nel convento delle monache agostiniane, le monache non si spiegano come sia potuto accadere e si comprende che quella era la volontà di Dio. Cristo diventa il suo unico amore e fino alla morte vive con carità  nel servizio di Dio in questo monastero. La rosa è il segno della fede di Rita e per noi un segno di crescita”.

Le auto in Corso Vittorio Emanuele

Dopo la comunione, la benedizione delle rose e dei fedeli, l’uscita del fercolo di S. Rita in piazza del Santuario e la tradizionale benedizione delle autovetture che quest’anno si è tenuta in un tratto di strada di corso Vittorio Emanuele, a causa dell’indisponibilità di una parte della piazza, ancora transennata e inagibile – precedentemente danneggiata dalla pioggia insieme ad una parte del convento – ; lo spazio ridotto ha comportato una minore presenza di auto.

In seguito il sorteggio di una statua di S. Rita – il ricavato sarà devoluto per le opere di restauro in Santuario –  e la processione per le vie del paese.  Ad accompagnare l’entrata del simulacro di S. Rita in chiesa uno spettacolo pirotecnico. A concludere la festa il complesso bandistico “Città di Acireale”.

Graziella De Maria

   

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