“Armi” antiviolenza / Tre ragazze inventano la “cannuccia intelligente”, utile per rilevare la “droga dello stupro”

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Arriva dalla Florida la “cannuccia intelligente”. Victoria Roca, Susana Cappello e Carolina Baigorri, tre ragazze di età compresa tra i 17 e i

Le tre inventrici Victoria, Susana e Carolina

18 anni, hanno seguito un corso di impresa e hanno presentato un progetto in occasione del concorso “Buisness Plan Challenge High School Track” indetto dal Miami Herald alla Gulliver School e hanno vinto il primo premio. Si tratta dell’invenzione di una “Smart Straw”, in italiano “cannuccia intelligente”, in grado di riscontrare se nei cocktail e drink vi è la presenza di droga. La “Smart Straw” si presenta come una cannuccia normalissima ma in realtà riesce a rilevare cosa c’è dentro la bevanda, cambia colore e diventa azzurra se è presente la cosiddetta “droga dello stupro”. Le droghe più utilizzate per stordire le vittime sono Ketamina, Ghb o Funitrazepam.

Negli Usa si è riscontrato che il 10% delle donne sono vittime di stupri nei locali e nelle discoteche. Una delle tre ragazze, Carolina Baigorri, ha affermato: “Come giovane donna penso che questo sia un problema di cui sentiamo parlare molto, specialmente quando arriviamo al liceo. Ed è un problema davvero comune; sappiamo che questa cannuccia non risolverà il problema, ma speriamo che possa abbassare simili casi di violenza”. La giuria del concorso ha subito ritenuto idonea questa innovazione, tanto da far distribuire queste cannucce nei vari college. Il prossimo passo sarà aprire una raccolta su Kickstarter per lanciare il prodotto sul mercato.

Ormai ovunque succedono questo genere di cose e dobbiamo essere pronti ad affrontarle. Sono tante le ragazze vittime di abusi nelle discoteche, non solo in America ma ovunque. Anche in Italia molti ragazzini si approfittano delle loro coetanee facendole bere o appunto mettendo la droga nei loro drink.

Troppe le vittime, troppi gli stupri, troppe le ragazze morte. Questo è un passo contro gli stupri e contro tutti coloro che usano la droga per certi scopi. Bisogna continuare a lottare contro tutta questa violenza.

Michela Abbascià

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