Acireale / Concluso il Festival del teatro scolastico. Il presidente di giuria Vecchio: “Un gioco serio come un lavoro”

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La quarta edizione di “Chi è di scena?”, festival regionale del Teatro scolastico, si è svolta nel mese di maggio ad Acireale, con conclusione, esibizione finale e premiazione nella palestra del Palazzetto dello Sport, nel mese di giugno.
Il Festival, nato nel 2016  per iniziativa dell’assessore del tempo, dott. Adele D’Anna, fu realizzato con il sostegno del dirigente dott. Alfio Licciardello e dei suoi eccellenti collaboratori, la dott. Carmela Borzì, la dott. Maria Scandurra e il giovane dott. Davide Pulvirenti.
Oggi il Festival ha assunto carattere regionale, data la presenza di scuole di varie province. Nel 2019, il sindaco Alì e l’assessore alla Pubblica Istruzione dott. Palmina Fraschilla, hanno voluto che la positiva esperienza continuasse ad essere per la città di Acireale un fiore all’occhiello.
La realizzazione è stata affidata alla dott. Borzì, con supervisione del dott. Licciardello; confermata la giuria, composta da Alfio Vecchio presidente, da Nino Faro, Nino Leotta, Giusy Patané, Cristina Torrisi, Grazia Zuccarello.
Nell’edizione 2019, su invito dell’assessore Fraschilla, pregevole è la presenza di due associazioni culturali che operano nel sociale: per i disabili, l’associazione acese “Guardastelle”che ha presentato “Blu- Una storia di vita e di mare”e  per i ragazzi dell’Istituto penale minorile, C.P.I.A. Catania 2 Giarre  che ha presentato “Sbagliando s’impara – Dream Team – Il durante e dopo di noi- Lorenzetto alla ricerca della felicità”. Entrambe le associazioni sono state molto applaudite.

Nella Sala teatro del Liceo “Regina Elena” di Acireale, nell’arco di undici giorni, in maggio, si sono esibite, oltre alle citate associazioni, le seguenti scuole :            1. Liceo classico europeo Convitto M. Cutelli  – Catania: “Voci dall’Inferno dantesco”
2. Istituto comprensivo San Giovanni Bosco –  Giarre: “Alicia in wonderland: the world al revés”
3.Ist. comprensivo F. Guglielmino – Aci Catena: “Una voce dal mare”               4. Liceo artistico statale E. Basile – Messina: “Macbeth”
5. I.P.S.I.A. G. Galilei- Caltanissetta: “L’arte della beffa”                                  Scuole di Acireale:
1. Istituto G. Ferraris: “Siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni?”
2. Liceo Regina Elena: “All you need is love”
3. Liceo Scientifico Archimede: “Lisistrata”
4. Istituto Vigo Fuccio La Spina:”Turandot”.
Nel Palazzetto dello Sport, oltre ad essere rappresentati alcuni brani delle opere citate, con applausi prolungati da parte del numeroso pubblico, c’è stata la premiazione delle scuole e la consegna di attestati.
Il presidente della giuria, Alfio Vecchio, ha espresso qualche parere in merito.
Come giudica, presidente, l’esibizione degli studenti?
“I giovani che si sono cimentati in questo agone, giocando e divertendosi, hanno fatto sul serio. E’ stato per loro “un gioco serio al pari di un lavoro”. Diceva il maestro Eduardo De Filippo: “Teatro significa vivere sul serio quello che gli altri, nella vita, recitano male”. E Al Pacino soleva a sua volta dire: “Io credo che si reciti solo nella vita, mentre nell’arte si persegue la verità”.
Questo Festival del Teatro scolastico è senz’altro una novità per Acireale, forse con basi solide. Non è così?
“Senz’altro. Diceva Federico Garcia Lorca: ‘Un popolo che non aiuta e non favorisce il suo teatro, se non è morto, sta morendo’. Anche questo per Acireale è cultura! Certo, l’iniziativa avrebbe bisogno di una organizzazione ben strutturata e di un badget a disposizione. Non può basarsi solo sul volontariato”.
Quali suggerimenti  da dare per affrontare concretamente tale problema culturale nella nostra città?                                                                
“Mi sta a pennello un pensiero di provocazione di Paolo Grassi, che è stato sovrintendente alla Scala di Milano e presidente della Rai: “Il teatro, per la sua intrinseca sostanza, è, tra le arti, la più idonea a parlare direttamente al cuore e alla sensibilità della collettività. Noi vorremmo che Autorità e Giunte comunali si formassero questa precisa coscienza del teatro, considerandolo come una necessità collettiva, come un bisogno dei cittadini, come un pubblico servizio”.

Questo messaggio è prezioso, speriamo possa diventare realtà.

        Anna Bella

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