Acireale / Educare alla bellezza e al rispetto dei valori etici l’annuale progetto formativo dell’istituto San Michele

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Da sin: il prof. Alfonso Sciacca, padre Alfio Cantarella e la prof.ssa Maria Teresa Di Blasi

Lo storico salone teatro in stile liberty dell’Istituto San Michele ha ospitato, dinanzi ad un pubblico numeroso ed attento, un’interessante iniziativa culturale, seconda parte della cerimonia di inaugurazione del 142° anno di vita dell’Istituto (la prima parte si è svolta martedì 29 settembre con la celebrazione della Santa Messa nella cappella del collegio).

La conferenza ha avuto quali relatori il preside prof. Alfonso Sciacca, coordinatore didattico del Liceo Scientifico Paritario dell’Istituto, padre Alfio Cantarella d.O., direttore dell’Istituto, e la prof.ssa Maria Teresa Di Blasi, storico dell’arte e, in atto, funzionaria della Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Catania. Erano presenti, tra gli altri, il sindaco dott. Roberto Barbagallo e l’assessore comunale alla Pubblica Istruzione, prof.ssa Adele D’Anna.

Argomenti dell incontro sono stati ‘La città e la legge’, tema di fondo del progetto formativo annuale dell’Istituto, trattato dal preside Sciacca, e la ‘Lectio Magistralis’ sul tema ‘La città e la bellezza’, trattato dalla prof.ssa Di Blasi.

Da sin: il prof. Alfonso Sciacca, padre Alfio Cantarella e la prof.ssa Maria Teresa Di Blasi
Da sin: il prof. Alfonso Sciacca, padre Alfio Cantarella e la prof.ssa Maria Teresa Di Blasi

Padre Cantarella porgeva il saluto iniziale ai convenuti (alunni, ex-alunni, docenti ed ex-docenti ed autorità cittadine) introducendo il proprio pensiero su una cultura che oggi è commerciale e non valoriale. In questo contesto storico, l’istruzione dei giovani è, comunque, una priorità, secondo una cultura globale della solidarietà; la scuola, dunque, è chiamata a preparare gli uomini di domani, cittadini da educare al concetto di ‘democrazia’ ed ai valori etici.

Non è dunque ‘l’uomo per l’economia’, bensì ‘l’economia per l’uomo’ il fine cui deve tendere il bene dell’uomo, cosìcchè, in una società dominata dalle dinamiche del mercato e del profitto, occorre riaffermare la centralità della persona. In tal senso, la scuola cattolica, affidata a docenti che vivono coerentemente la propria fede, contribuisce a perfezionare l’identità dei discenti, pur alla luce dei cambiamenti epocali con cui l’istituzione ‘scuola’, attraverso appositi progetti, si propone di curare il proficuo inserimento dei singoli allievi nella società e nel mondo del lavoro.

Nel proprio intervento, il preside Sciacca rifletteva sul fatto che le scuole paritarie vivono in sofferenza rispetto agli istituti statali in quanto, in barba alla pur precisa normativa di legge che prevede l’erogazione di contributi che favoriscano la libertà di scelta da parte delle famiglie a beneficio dei propri figli, non ricevono dallo Stato alcun sovvenzionamento. Il che appare più grave se si considera anche che istituti come il glorioso ‘San Michele’ o altri consimili oggi non più in attività (per esempio il Collegio Pennisi dei Padri Gesuiti, soppresso dallo stesso ordine religioso nel 1988, dopo quasi un centenario di onorato servizio) hanno svolto nel tempo una funzione essenziale di formazione di diverse generazioni di allievi, educandoli ad applicare nella vita civile i valori civico-morali e culturali acquisiti negli anni di studio.

Quanto al tema del progetto formativo annuale dell’Istituto, il preside Sciacca invitava i presenti a riflettere sul fatto che la città costituisca la prima cellula, oltre la famiglia, ove la persona umana si educa al rispetto dei valori ed alla legalità; l’educazione, però, non deve essere solo panegirico dei morti eccellenti, ma rispetto per quanto i luoghi rappresentano. La città deve offrire alla nostra vita fondamentali spunti dal punto di vista storico ed antropologico, pur costituendo luogo della memoria, con la trasmissione dei valori del passato alle generazioni presenti e future, ed essendo un ‘museo aperto’ da valorizzare sempre. ‘La città e la bellezza’ è, dunque, il tema del progetto formativo che l’istituto sottopone quest’anno a genitori ed alunni, con l’obiettivo di esaltare i discenti e le rispettive capacità di formazione.

Il sindaco Barbagallo e l’assessore D’Anna, apprezzando gli sforzi profusi dai responsabili dell’istituto per curare convenientemente la crescita umana e culturale dei propri alunni, hanno avanzato l’interessante proposta di mettere in rete l’Istituto con il Comune ‘città educante’. L’assessore D’Anna si soffermava sul fatto che nella nostra città si è ormai purtroppo smarrito il senso del ‘bello’, anche attraverso la perdita di importanti strutture (le Terme, lo stabilimento dell’Acqua Pozzillo ed il Collegio Pennisi) che hanno in passato costituito onore e vanto della città, e hanno scritto importanti pagine di storia.

L’intervento conclusivo era riservato alla ‘Lectio magistralis’ della prof.ssa Di Blasi che, sul tema ‘La città e la bellezza’, si soffermava sulle molteplici attrattive della nostra città, in particolare sui luoghi e monumenti caratteristici, che devono essere adeguatamente valorizzati dalle autorità competenti, attraverso i periodici ed indispensabili interventi di conservazione e/o manutenzione, ma anche dal congruo uso da parte dei cittadini utenti, e sui dipinti che, presenti nelle varie chiese e dovuti all’opera di insigni artisti locali e non, testimoniano come i cittadini abbiano nel tempo più volte impetrato la protezione dei propri Santi contro le calamità naturali.

Nando Costarelli  

 

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