Acireale: follow up del corso sull’accoglienza e la formazione alla cittadinanza di minori stranieri

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follow up ragazzi in transito 20 aprile 2013 Ad Acireale si è tenuto, lo scorso 20 aprile, il follow up ovvero l’incontro di approfondimento e verifica dell’interessante corso di formazione “Ragazzi in transito – accoglienza e formazione alla cittadinanza per i minori stranieri”, concluso qualche mese fa, organizzato dal Centro di Cultura per lo Sviluppo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dall’Ente Attività Sociali in collaborazione con i consorzi “Connecting people” e “Il Nodo”. La riflessione è stata guidata dalla dott.ssa Maria Pia Fontana, membro del comitato tecnico-scientifico del Centro di Cultura, formatore e assistente sociale specialista presso l’Ufficio di Servizio sociale minorenni di Catania, e dal prof. Giovanni Vecchio, anch’egli componente del Comitato, psicopedagogista, già dirigente scolastico. La dott.ssa Fontana, nella sua introduzione, ha evidenziato ai partecipanti come, a suo parere, si stia attraversando una fase di “formazione triste”, con diversi enti di formazione in competizione fra loro, autoreferenziali, più orientati a rispondere all’obbligo legale di fornire crediti che ad offrire dei contenuti di qualità a quanti si iscrivono ai loro corsi.
“La buona formazione – ha detto – deve, invece, incrementare le competenze dei partecipanti. Il Centro di Cultura, da sempre, non prevede corsi meramente teorici, ma esperienze formative con una ricaduta pratica, che rispondono sempre ai tre requisiti che deve possedere una buona formazione che aspiri a potenziare concretamente l’efficacia operativa sia per il singolo che per i contesti organizzati di lavoro: incrementare consapevolezze e risorse in tutte e tre le dimensioni del sapere, del saper essere e del saper fare”. E’ seguito il confronto con i corsisti che hanno scambiato le loro esperienze e spiegato come hanno messo in pratica quanto appreso durante il corso “Ragazzi in transito”, approfondendo il modo in cui si sono modificati i loro atteggiamenti nei confronti dell’utenza straniera e lanciando ipotesi di intervento future mirate a questo target di utenza. A conclusione del follow up sono stati consegnati gli attesti di partecipazione.

                                                                                                                                                                                                 G. V.

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