Acireale, la tradizionale processione del venerato Cristo morto

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Si è svolta ad Acireale, con grande concorso di fedeli ed il consueto clima di raccoglimento, la solenne processione del “Cristo morto”, organizzata anche quest’anno – come da tradizione – dalla seicentesca Arciconfraternita del SS.Crocifisso in San Pietro, in collaborazione con la Pia Unione della Guardia d’Onore al S.Sepolcro. I confrati, guidati dal rettore Gaetano Arcidiacono, si sono prodigati al fine della buona riuscita dell’evento  più sentito e partecipato della Settimana Santa acese.

La giornata del Venerdì Santo ha avuto inizio alle ore 4 del mattino, con la traslazione del settecentesco simulacro del “Cristo morto” dalla Basilica Collegiata dei Santi Apostoli Pietro e Paolo alla chiesa del SS.Salvatore. Pur trattandosi di un trasferimento in forma privata, centinaia di fedeli, nel più assoluto silenzio (rotto solo dalla recita del Santo Rosario) hanno accompagnato nel cuore della notte l’antico manufatto in cartapesta, quello che nel 1732 Pietro Paolo Valerio donò all’Arciconfraternita del SS.Crocifisso in S.Pietro affinché venisse portato in processione per le vie della città nel triste giorno del Venerdì Santo.

Il “Calvario” al SS.Salvatore

Al SS.Salvatore si provvede al allestire il Calvario, secondo una tradizione che risale al 1656, anno in cui il predicatore gesuita Luigi La Nuza individuò in questa altura – allora sita alla periferia della città – il luogo adatto a rappresentare i misteri della Passione e Morte di Gesù.  Qui è il centro e il fulcro della devozione al Cristo morto nella giornata del Venerdì Santo, con l’ostensione del venerato simulacro, la celebrazione della liturgia penitenziale, presieduta dal Vescovo, e il pio esercizio della Via Crucis.

Alle 20,30 dal “Calvario” si è mossa, tra due ali mute di folla, la lunga processione della toccante immagine del Cristo, piagato e sanguinante, posto esanime sulla dorata lettiga, che viene accompagnata, sotto il prezioso baldacchino e al suono di tristi marce musicali, dalla Pia Unione della Guardia d’Onore e dai membri delle confraternite cittadine.

L’arrivo della processione in piazza Duomo (foto F.Barbagallo)

Il programma ha seguito il solco della tradizione, ma introducendo alcune novità. L’animazione liturgica, nell’ottica di un maggiore coinvolgimento delle comunità parrocchiali cittadine, è stata curata quest’anno dalla parrocchia-Cattedrale e dalla corale polifonica “Akàthistos”, diretta dal M° Carmelo Falcotti e accompagnata all’organo da Davide Marano. Anche la scansione dei vari momenti è stata razionalizzata, per consentire ai fedeli di seguire più facilmente la cerimonia.

La processione, cadenzata dal lento incedere dei confratelli, è giunta, quindi, in piazza Duomo, sul sagrato della Basilica dei SS.Pietro e Paolo, dove il Vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti (che ha partecipato alla solenne processione per la prima volta dal suo insediamento, avvenuto lo scorso 1° ottobre) ha pronunziato un’omelia molto apprezzata dai fedeli presenti.

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