Acireale / “La verità illumina la giustizia”: Comune, “Libera” e volontariato uniti nell’impegno contro la mafia

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L'intervento del sindaco Roberto Barbagallo

La “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti della mafia”, istituita 20 anni fa su iniziativa dell’associazione “Libera”, ha coinvolto quest’anno Acireale in una serie di manifestazioni svoltesi sabato 21 marzo, in coincidenza con l’arrivo della primavera, vista come segno di rinascita e di rinnovamento. Ne sono stati promotori, oltre al Comune di Acireale ed all’associazione “Libera”, il Centro di servizio per il volontariato etneo (Csve), l’Agesci, l’Arci Babilonia, l’Ufficio per la pastorale sociale della diocesi di Acireale e l’associazione “Impulso”.

L'intervento del sindaco Roberto Barbagallo
L’intervento del sindaco Roberto Barbagallo

Due sono stati i momenti forti della giornata: uno la mattina, presso l’area Com, a cui hanno partecipato gli studenti delle scuole elementari e medie acesi, che hanno colorato l’ambiente circostante con i loro lenzuoli pieni di slogan contro la mafia ed in cui prevaleva il colore arancione, preso a simbolo della giornata unitamente allo slogan “La verità illumina la giustizia”. Intervenuti, in rappresentanza delle istituzioni, l’assessore Adele D’Anna, il presidente del Consiglio comunale Rosario Raneri ed il sindaco Roberto Barbagallo, il quale, alla fine del suo intervento, ha simpaticamente intervistato alcuni dei ragazzi presenti, che, presi alla sprovvista, hanno espresso in maniera spontanea e improvvisata il loro modo di vedere su mafia, soprusi, pace e razzismo.

I ragazzi delle scuole acesi
I ragazzi delle scuole acesi

L’intervento più significativo della mattinata è stato quello dell’imprenditore catanese Filippo Casella (vedasi servizio a parte), il quale ha avuto il coraggio di ribellarsi alla mafia, dopo avere sopportato per alcuni anni soprusi e attentati di vario genere; la sua forte testimonianza ha colpito tutti i presenti. La mattinata si è conclusa con un lancio di palloncini, anch’essi arancione, a cui erano attaccati dei fogli riportanti i nomi di tutte le vittime della mafia, e con l’annuncio, da parte del sindaco Barbagallo, che l’area Com sarà a breve intitolata a Francesco Vecchio, l’imprenditore ucciso dalla mafia nel 1990 che per tanti anni era stato direttore generale dell’ex pastificio Leonardi di Acireale.

Panoramica di piazza Duomo
Panoramica di piazza Duomo, nel pomeriggio

La seconda parte della manifestazione si è invece svolta nel pomeriggio in piazza Duomo.

Il lancio delle lanterne della verità
Il lancio delle lanterne della verità

Qui l’associazione “Libera”, insieme con l’Agesci e gli altri gruppi di volontariato, ha proposto, dopo la lettura dei nomi delle numerosissime vittime della mafia, delle riflessioni sulla Verità, mediante la lettura di brani e poesie, l’esecuzione di pezzi musicali e la proiezione di alcuni video. Infine, a conclusione della giornata sono state lanciate le “lanterne della verità”, perché la Verità possa far Luce sulla Giustizia. È stato così simbolicamente realizzato il tema della giornata: “la Verità illumina la Giustizia”.

Nino De Maria

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