Acireale / L’avv. Mario Di Prima nuovo presidente del Serra club. Nel suo programma, promuovere la cultura dei valori

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Il passaggio della campana tra Dora Pennisi e Mario di Prima

Il Serra club di Acireale, in occasione del “passaggio della campana”, ha vissuto un’intensa serata, in un clima di amicizia e di solidarietà. Erano presenti autorità serrane nazionali, soci  di Catania, rappresentanti di associazioni e di  Service locali, il governatore del distretto 77 Sicilia- Calabria, Mariuccia Lo Presti Valerio, da Palermo. Nella bella cappella del Seminario vescovile, si concelebra la Santa Messa, presieduta dal vescovo Antonino Raspanti, seguita da molti partecipanti. Nell’omelia, il vescovo parla del valore della vita consacrata, delle nuove direttive di solidarietà della Congregazione dei Seminari; al centro della sua parola la vita di relazione con Dio, ai fini fondamentali dell’identità, con richiami a san Paolo: il nostro Creatore ci riconosce e ci accoglie con misericordia, in chiave gratuita per tutta l’umanità, rendendoci consapevoli dinanzi a Lui e agli uomini.

Il passaggio della campana tra Dora Pennisi e Mario di Prima

Nel salone, dotato di un video con immagini significative sul tema dell’anno “Abitare la casa comune”, si effettua il ” passaggio della campana”, moderatrice la pianista Vera Pulvirenti.
Dettagliato il discorso della presidente uscente, dott. ssa Dora Pennisi, che verte sulla rivisitazione delle interessanti iniziative culturali e sociali realizzate l’anno scorso e sulla concessione di due borse di studio per due seminaristi, da parte della Fondazione.
Il nuovo presidente Mario Di Prima, traccia a larghe linee gli obiettivi del suo programma: con spirito di solidarietà coinvolgere tutti i club nel promuovere, all’interno della società, la cultura dei valori; sensibilizzare le coscienze, in tutti gli ambienti sociali, alla stima nei riguardi dei sacerdoti; aiutare i sacerdoti delle periferie in iniziative di apertura al sociale; quale società civile, concentrare il lavoro di apposite commissioni attraverso il contributo di tutti.
Infine, ad opera di Dora Pennisi e Rosario Sorbello, presentazione di due nuovi soci: il prof. Filippo  Laganà e il dott. Salvino Sottile, accolti con simpatia da tutti.
Gli interventi finali di don Marco Catalano e del vescovo mons. Antonino Raspanti vertono sul cammino del discernimento, quindi sull’importanza del propedeutico, il periodo di preparazione degli aspiranti al Seminario: quest’anno, dei sette giovani interessati,  cinque sono della diocesi acese, due di Caltagirone.

Il taglio della torta augurale

A conclusione dell’incontro, il seminarista Andrea Grasso, con magistrale bravura, suona al pianoforte pezzi di Chopin e l’altro seminarista, Rosario Pittera, si esibisce nel canto. Segue un gioioso momento  conviviale.
A fra Giammaria Mazzilli, presente durante la serata, abbiamo rivolto alcune domande.
-Come si chiama la sua comunità ?
Il nome è “Fiat! Totus tuus”, ed è nata nel 2004, ad Isernia, in Molise. Il suo carisma è mariano-trinitario, ovvero vivere nella divina volontà, cioé l’adempimento del Padre nostro: ‘Sia fatta la tua volontà, come in cielo, così in terra.’
Che tipo di comunità è? Quanti siete?
“ E’ una Comunità contemplativa, formata da quattro persone, tre suore e me. La preghiera ci impegna dalle 5,15 alle 9; dalle 17 alle 20. Comprende la recita liturgica delle ore, il santo Rosario al completo, la santa Messa. Adorazione eucaristica. Ai ritiri invitiamo, attraverso internet, chiunque.”
– Perché avete scelto la diocesi  di Acireale?
“  Siamo stati invitati dal vescovo, mons. Raspanti. La comunità vive a Linguaglossa, nel convento adiacente alla chiesa dell’Immacolata.”

                                              Anna Bella

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