Acireale / La processione per la festa di San Francesco di Paola

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processione san Francesco di Paola

Nella sua omelia il celebrante ha richiamato le parole del Vangelo appena proclamate. “Hai tenuto queste cose nascoste ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli”, per ricordare come piccolo si ritenesse San Francesco di Paola, che volle dare ai membri dell’ordine da lui fondato il nome di “Minimi”. “Era un’anima assetata di Dio fin dalla fanciullezza, caratterizzata dalla carità verso i fratelli; carità che ci ricorda l’amore di Dio donato per la nostra salvezza, come celebreremo nella Pasqua ormai prossima”.

festa San Francesco di Paola

Con la sua vita Francesco ci ricorda che bisogna donare a Dio il primo posto della nostra esistenza per fuggire l’inquietudine e l’incertezza del quotidiano, legati ai falsi valori del successo, del potere, dell’egoismo. Francesco, infatti, lasciava nei suoi interlocutori contentezza e pace. Egli chiede anche a noi oggi di vivere nella carità, nel servizio gli uni degli altri. Perché la carità è la sintesi del Vangelo di Gesù”.

Al termine della celebrazione eucaristica ha preso la parola Giovanni Patanè, presidente dell’A.N.M.I. (Associazione Nazionale Marinai d’Italia) di Acireale, per portare il saluto del direttivo e di tutti i soci del sodalizio, ricordare brevemente la figura del Santo paolano, proclamato da Papa Pio XII il 27 marzo 1943 “celeste patrono della gente di mare italiana”, e recitare la preghiera del marinaio.

Acireale / La processione per la festa di San Francesco di Paola

Don Mario Fresta ha, quindi, ringraziato ”l’associazione San Francesco di Paola’‘, guidata dal geom. Antonino Amore, e l’A.N.M.I. di Acireale, sez. Giuseppe Raciti, per la presenza e la collaborazione nell’organizzazione dei festeggiamenti. A seguire, l’antico simulacro del Santo è stato portato in processione, a spalle, per le vie del quartiere. L’evento era molto atteso dai fedeli e dai residenti perché non si svolgeva da molti anni.

San Francesco di Paola
un momento della processione

Il corteo, dopo essere transitato per piazza del mercato per una breve sosta dinanzi l’edicola votiva della Madonna del Rosario, ha poi ha fatto festoso rientro in chiesa per la benedizione finale e la chiusura della cappella. La festa si conclusa con l’apprezzamento dei fedeli acesi, che numerosi hanno seguito quest’anno i vari momenti del programma. Partecipando con devozione e riempiendo la chiesa in ogni ordine di posti fin, sul sagrato.

Guido Leonardi

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