Poesie / Alzheimer

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Alzheimer-

 

 

 

 

 

 

 

Il grigio opaco del pensiero

divergente ricopre a tratti l’azzurro

liquido dei tuoi occhi. Lo sguardo

fissa smarrito un punto vuoto.

 

Risucchiato nelle spire del tempo

volgi i tuoi passi verso sconosciuti

sentieri e la mente si perde

dentro tasselli frantumati

di fragili memorie. Spenti

ormai i verdi guizzi scattanti

e i bagliori dei fulminei lampi

a presagire tempesta, ti rifugi

nel silenzio. Il tuo domani

è diventato ieri e dell’oggi

ti sfugge il senso tangibile, e quando

la tua parola inciampa nel cammino

il tuo gesto incerto taglia l’aria

disegnando nuvole cave

dove muoiono le sillabe.

L’aitante possanza si piega

sotto i colpi d’una natura maldestra

che ti mortifica il corpo e la psiche.

 

E ridiventi bambino nelle mani

di chi t’ebbe marito e amante

di chi ti vide padre rude

e severo. E cerchi quella tenerezza

che in tempi duri e difficili

la tua fanciullezza, forse, non ebbe.

 

Ma se nel buio della coscienza

s’accende un barlume di vita, trema

nell’iridescenza d’una lacrima

l’inquietudine dell’anima.                  

                                         Carmela Tuccari

 

 

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