Brindisi / La vita e le virtù del giovane servo di Dio Matteo Farina al centro del processo di beatificazione che si aprirà il 19 settembre

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Nello storico contesto del Santuario di S. Maria del Casale in Brindisi, il 19 settembre 2016 alle ore 18,30 si aprirà il Processo Diocesano sulla vita, le virtù e la fama di santità del Servo di Dio Matteo Farina.

Dopo la celebrazione del Vespro,- informa un comunicato – sarà costituito il Tribunale Ecclesiastico nelle persone di don Claudio Cenacchi, Delegato Episcopale, di don Giuseppe Pendinelli, Promotore di Giustizia, e della dott.ssa Antonella Calò, Notaio Attuario. Toccherà a loro nei mesi a venire raccogliere le testimonianze che, secondo la Volontà di Dio, potranno portare agli altari il giovane di Brindisi. Presiederà l’Arcivescovo di Brindisi-Ostuni mons. Domenico Caliandro.matteo-farina-compressa-18-anni

Ogni membro del Tribunale Ecclesiastico, a partire dall’Arcivescovo, pronuncerà il solenne giuramento in nome di Dio di eseguire fedelmente il proprio compito perché tutto riesca a sua gloria e per il bene della Chiesa. Presterà giuramento anche la Postulatrice della Causa di Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio, la dott.ssa Francesca Consolini.

Cosa spinge la Chiesa ad interessarsi ad un giovane dalla vita apparentemente normale? Matteo, morto a Brindisi a soli diciannove anni per un tumore cerebrale il 24 Aprile 2009, ha vissuto tutti i momenti della sua vita, sia felici che drammatici, all’insegna di una fede straordinaria e gioiosa, offrendo esempi e valori che possono essere modello per tutti, soprattutto per i giovani. Trovare il senso della vita, nella quotidianità delle amicizie, degli impegni scolastici, delle relazioni in genere, convivendo con un male che può portare via tutto all’improvviso e fare di questo un’offerta straordinaria d’amore per il prossimo e per Dio, così come ha fatto Matteo, non lascia indifferenti.

I suoi numerosi scritti ritrovati post mortem, uniti al ricordo che ha lasciato di sé, sono diventati da subito motivo di stupore ed interesse, suscitando un crescente desiderio di conoscenza. In tanti si raccolgono in preghiera davanti alla sua tomba e molteplici sono le testimonianze di grazie ricevute per sua intercessione. Alcune di queste, per la loro singolarità, probabilmente si presteranno ad essere oggetto d’esame nelle fasi successive del processo.

Il 19 settembre alle 18,30 si darà l’avvio ad un evento davvero unico ed eccezionale per l’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni e per la città di Brindisi in particolare;  se le virtù e la fama di santità del giovane Servo di  Dio Matteo Farina saranno riconosciute dalla Chiesa attraverso le varie fasi del processo, che si concluderà a Roma, dopo diversi secoli potremo finalmente annoverare un nuovo santo tra i nostri  Protettori, San Lorenzo  da Brindisi e San Teodoro d’Amasea, di cui proprio nei giorni scorsi si sono tenuti  i festeggiamenti  in città. Diceva Matteo in uno dei suoi scritti: “Perché mi hai scelto?…Perchè chiami me a testimoniarti? Ti basta il mio nulla? Quali sono i tuoi progetti per me? Come posso servirti?…Mio Dio ho due mani , fa che una sia stretta a te…e l’altra mano, ti prego, se è tua volontà, lasciala cadere nel mondo… perché anche chi non crede possa conoscerti attraverso me. Voglio essere uno specchio, il più limpido possibile, e, se è tua volontà, riflettere la Tua luce nel cuore di ogni uomo”.

Questo riflesso di luce sta già rischiarando e riscaldando molti cuori desiderosi di speranza e conforto in un tempo così ricco di ombre e di incertezze.

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