Catania / Una notte dedicata alla Geografia per studiare l’evoluzione del pianeta e conoscere il territorio dell’Etna

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La geografia, scienza che ha per oggetto lo studio, la rappresentazione e la descrizione della terra, torna ad incantare con il suo innegabile fascino studiosi, insegnanti ed appassionati di tutte le età.
Il  5 aprile scorso si  è svolto in contemporanea in oltre trenta sedi universitarie italiane  l’evento “La notte europea della Geografia”.

Ideata nel 2016 dal Comitato francese di geografia e promossa dall’Association of Geographical Societies in Europe,”Geo night sotto l’Etna” a Catania si è svolta in uno dei luoghi più affascinanti ed intrisi di storia della città etnea, l’ex Monastero dei Benedettini, oggi sede del Dipartimento di Scienze umanistiche dell’università di Catania.

La geografia è molto più che la cartografia e la topografia: oggi più che mai, in un momento di grandi stravolgimenti per il pianeta, indaga sulle dinamiche e cause di fenomeni che avvengono su di esso. Interessanti i recenti sviluppi della disciplina che approfondisce, anche con i nuovi strumenti tecnologici l’ambiente, il paesaggio e il territorio. Necessario sensibilizzare le nuove generazioni, adulti del futuro, cittadini che devono essere consapevoli e responsabili che il pianeta Terra ha bisogno di essere amato dai suoi abitanti. La geografia del XXI secolo ci permette di costruire e comprendere meglio il nostro mondo, con l’attenzione rivolta verso materie come la biologia, la botanica, ma anche la sociologia e la statistica. Significativo per l’evoluzione dei tempi il quadro del pittore olandese Jan Vermeer, datato 1668 circa, che rappresenta un geografo chino su un tavolo pieno di carte e libri, in mano un compasso, strumento importante per le grandi mappe geografiche aperte di fronte a sé.

L’università di Catania ha organizzato l’evento “Geo night sotto l’Etna”, con un programma che ha coinvolto le biblioteche riunite “Civica e A. Ursino Recupero” con una mostra di antiche carte geografiche nelle sale che ospitano la biblioteca. A corredo degli antichi e pregiati  documenti,  esposizione di scenografici abiti a rappresentare il “Fuoco dell’Etna”, realizzati dagli allievi del gruppo Maison Du Cochon di Catania con la supervisione e il coordinamento della professoressa Liliana Nigro. La mostra è stata arricchita da una sezione fotografia, nel piccolo refettorio, dove si sono svolti anche i saluti delle autorità presenti. “Etna: punti di vista” di Stefano Pannucci ha reso ancora una volta protagonista il nostro vulcano, con immagini suggestive e di grande impatto emotivo.

Nel pomeriggio premiazione, nell’aula magna “Santo Mazzarino”, degli alunni delle scuole materne, primarie e secondarie che hanno partecipato al concorso fotografico “Geoselfie la tua idea di geografia” e “Disegna il tuo mondo”. Il professore Gianni Petino ha proclamato i vincitori leggendo le motivazioni mentre i referenti, professore Antonio Danese e professoressa Sabrina Malizia, hanno consegnato i premi agli studenti (libri, video, giochi geografici e planisferi).

Il pubblico è stato accolto da un planetario illuminato nel corridoio dell’orologio e da proiezioni di cortometraggi sulle bellezze e tipicità della Sicilia e di Catania nel corridoio dell’elefante.
In serata visite notturne al monastero con la collaborazione di Officine culturali.

Un abito particolare in esposizione

Prima di inaugurare la mostra, che rimarrà aperta al pubblico fino al 31 maggio, i saluti delle autorità intervenute, l’assessore alla Pubblica istruzione dottoressa Barbara Mirabella, in rappresentanza del sindaco di Catania Salvo Pogliese,  il Prorettore dell’università di Catania, professore Giancarlo Magnano San Lio, la professoressa Marina Paino, direttore del Dipartimento di Scienze umanistiche, il professore Luigi Scrofani, ordinario di Geografia economico-politica  e la dottoressa Rita Carbonaro, direttore della biblioteca. A fare gli “onori da casa” illustrando con passione il grande lavoro per questa “Notte della geografia” il professore Salvatore Cannizzaro. Nel suo intervento ha sottolineato l’importanza di questi eventi che coinvolgono tanti atenei della nostra penisola, ma non solo, visto che l’evento è a carattere europeo. Sensibilizzare i visitatori, gli studenti, gli addetti ai lavori, diventa bene comune, perché è un bene per il nostro pianeta, così sofferente a causa dello scempio che l’uomo moderno ha fatto.

L’evento della città etnea ha avuto la collaborazione dell’Associazione dei geografi italiani, l’Associazione italiana insegnanti di geografia, la Società geografica italiana e il centro di ricerca ProGeo dell’ateneo catanese.

Gabriella Puleo

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