
Molti di loro si sono rifugiati nelle foreste, provincia nord-orientale di Ratanakiri, senza cibo e con il rischio di contrarre la malaria, per sfuggire alle persecuzioni che subiscono nel loro Paese d’origine e per evitare che il Governo cambogiano adotti nei loro confronti provvedimenti di rimpatrio forzato, com’è accaduto nel recente passato ed accade ancora…