Concerti / Ligabue debutta ad Acireale con l’ultimo album “Made in Italy”

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Dopo tanta attesa, ecco Ligabue debuttare, martedi 14 febbraio, con “Made in Italy” al “Pal’Art” di Acireale; il debutto, inizialmente, era previsto per venerdì 3 febbraio al “PalaLottomatica” di Roma, dove invece si esibirà ad aprile e maggio. Stessa sorte è toccata ai fans che avevano prenotato il biglietto per il “Pala Arrex” di Jesolo, dove il concerto di “data zero”, che era previsto per il 1° febbraio, verrà posticipato al 26 aprile. Il cantautore ha dovuto differire queste date per un edema alle corde vocali che lo ha costretto al riposo assoluto.

Tante le date e tappe che prevede il tour: dopo Acireale (14-15-17 febbraio) sarà la volta di Reggio Calabria e poi di Bari, Eboli, Caserta, Perugia, Livorno, Milano, Trieste, Pesaro, Firenze, Genova, Torino, Brescia, Bologna, Rimini, Bolzano, Padova, Ancona, Jesolo, Mantova, Conegliano, Lugano, Bruxelles, Roma, Bari, Cagliari.

“Made in Italy” è il ventesimo disco, undicesimo di inediti, sbocciato il 18 novembre 2016,  prodotto da Luciano Luisi con Claudio Maioli, copertina di Paolo De Francesco; contiene 14 canzoni che riportano tutte ad un unico filo conduttore nonostante ognuna abbia una sua autonomia. Si tratta del primo concept album del cantante che racchiude il suo amore per l’Italia e la sua denuncia per un sistema che non riesce a risolvere problemi antichissimi. Per far ciò Ligabue dà voce al personaggio Riko, suo alter ego, diminuitivo di Riccardo, il secondo nome di Luciano. Riko, uomo over cinquanta, operaio, attraversa un periodo per niente florido; germogliato con gli ideali della rivoluzione,  è quella persona che incontravi negli anni passati al “Bar Mario” che ha oggi qualche capello bianco in più; soffre la crisi del lavoro, dell’Italia, quella matrimoniale, una vita di provincia che appiattisce; un Riko che va a protestare in piazza e, pur non volendo, ha uno scontro con la polizia e diventa pane per i media che lo usano spegnendo molto presto i riflettori su di lui. La storia si racconta con una sequenza di canzoni e con delle lettere che il protagonista manda all’amico Carnevale, questo è quanto contenuto nell’opuscolo e collega alla storia principale che vede il suo albore nella canzone “La vita facile” per tramontare con “Un’altra realtà”.

Gli argomenti sono l’amore, il lavoro, la politica, il quotidiano; l’album è un invito ad una maggiore presa di coscienza di sè, di chi si è, a capire che utilità abbiamo, cosa potremo fare nella vita, da qui l’esigenza di una introspezione. Riko è un personaggio schietto, che si permette la libertà di idee estrinsecandola nella sua massima forma. Quell’uomo che probabilmente, come dice il cantautore di Correggio, sarebbe diventato lui se non avesse avuto questa passione musicale che lo ha poi condotto al successo.

La tracklist:

La vita facile; Mi chiamano tutti Riko; È venerdì, non mi rompete i coglioni ; Vittime e complici; Meno male; G come giungla; Ho fatto in tempo ad avere un futuro (che non fosse soltanto per me); L’occhio del ciclone; Quasi uscito; Dottoressa; I miei quindici minuti; Apperò; Made in Italy; Un’altra realtà.

Maria Pia Risa

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