Concerti / Tra canzoni romantiche e brani da discoteca s’impone la voce possente di Giorgia

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Da Jovanotti a Whitney Houston, dalle canzoni romantiche con luci basse e cuori proiettati a quelle da discoteca con il DJ Mylious Jonson, che al centro del palco cambiava brano velocemente alla consolle, e i fari che producevano luci psichedeliche, mentre la voce possente di Giorgia siglava con splendidi acuti la serata del “Pal’Art Hotel” di Acireale.

Venerdì 24 maggio, la cantante romana ha incontrato i suoi fans siciliani nell’ultima tappa del suo “Pop Heart Tour”, in un variare continuo di ritmi, come è tipico dell’artista, ma senza eccedere in balli e coreografie, ponendo in primo piano la musica e le sensazioni che produce.  “Le note danno alla vita un sapore di eterno”, ha dichiarato Giorgia, che voglia di comunicare questo valore di infinito, insito nella musica, ne ha avuta tanta nel corso del suo concerto, conducendo i presenti in un percorso musicale e cronologico di canzoni proprie, di artisti nazionali ed internazionali. “L’eternità” della musica, insomma.

Spontanea, serena, dal sorriso costante e la dolcezza frammista alla consapevolezza delle sue capacità canore, messe alla prova con note tenute alte soltanto dalla sua voce, Giorgia ha dialogato con i suoi fans, come si fa tra amici, in modo semplice ma diretto e con il chiaro intento di divertirli. Ha cantato costantemente vicino a loro, tenendoli a ridosso del palco, li ha riconosciuti, interpellati ed ha accettato i loro doni.

La dolcezza di Le tasche piene di sassi di Jovanotti insieme al sentimentalismo di Una storia importante di Ramazzotti e di Scelgo ancora te della stessa Giorgia hanno caratterizzato l’avvio della serata, subito movimentata dall’interpretazione della cantante di Sweet Dreams degli Eurytmics. Poi il suo repertorio: Quando una stella muore, È L’amore che conta, che Giorgia ha ancora incrociato con un altro artista, quale Zucchero, e la sua Un viaggio in fondo ai tuoi occhi, preludio dei momenti da discoteca successivamente regalati.

Le note della chitarra elettrica della musicista Greta Giannotti hanno offerto un lungo monologo rock. Il mio giorno migliore le ha permesso di ballare liberamente sui tacchi alti e tra le morbide pieghe del lungo abito scuro luccicante di paillettes, con l’agilità di una gazzella. Viaggio a ritroso nei suoi esordi come cantante, che lei stessa ha progressivamente commentato, con E poi, Come saprei, Un amore da favola, Girasole, quest’ultima nata su una “Punto cabrio” mentre andava in giro per la Sicilia, come ha ricordato divertita, ed ancora Di sole e d’azzurro. Con Strano il mio destino ha aperto una parentesi personale su ciò che possa rappresentare l’amore. Una sorta di domanda aperta al pubblico su un argomento di difficile interpretazione. “Io tuttora non ci ho capito niente e ne sono fiera”, ha ironizzato Giorgia, che, intanto si esibiva in duetti con Diana Winter e Andrea Faustini. Con Io fra tanti, L’essenziale e Oro nero  l’approdo temporale ai suoi recenti brani. Verso il finale diversi omaggi: a Pino Daniele con Anima, ai suoi fans, a cui ha dichiarato il suo amore con Will always Love you della Houston, al suo staff che ha reso possibile il tour.

Rita Messina

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