Diocesi / Mons. Malandrino, sessantanni sacerdote e “attento ascoltatore della Parola di Dio”

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Con una solenne concelebrazione eucaristica, mercoledi 18 marzo la comunità diocesana ha celebrato il 60° anniversario di ordinazione sacerdotale di Sua Eccellenza Reverendissima mons. Giuseppe Malandrino, vescovo emerito di Noto e già vescovo di Acireale dal 1980 – 1998. Hanno concelebrato gli Ecc.mi Arcivescovi e Vescovi: mons. Alfio rapisarda, mons. Salvatore Gristina e mons. Antonino Raspanti e una buona rappresentanza del presbiterio diocesano. La cappella musicale del duomo ha animato con i canti la liturgia e il seminario diocesano ha prestato il servizio liturgico.malandrino

All’inizio della celebrazione mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale  ha espresso a mons. Malandrino i sentimenti augurali da parte di tutta la diocesi e ha fatto dono di una croce pettorale in argento, quale segno di affetto e di gratitudine.

All’omelia, mons. Malandrino, guardando alla figura di San Giuseppe ha espresso parole di adorazione e ringraziamento al Signore per  gli innumerevoli doni a Lui concessi nell’arco di questi 60 anni di vita sacerdotale.

Prima della benedizione finale, mons. Guglielmo Giombanco, Vicario generale, ha espresso a nome del presbiterio e della comunità diocesana parole di augurio all’Eccellentissimo Giubilato.

L’esperienza sacerdotale prima ed episcopale dopo, di mons. Malandrino, è stata sintetizzata, da quanti hanno parlato, nel motto episcopale del festeggiato “Dei Verbum audiens”. In ascolto della Parola di Dio. Di questa Parola Mons. Malandrino è stato attento ascoltatore (non smemorato!), impegnandosi – attraverso la predicazione, la celebrazione e la testimonianza – a viverla nella quotidianità. Questa Parola ha guidato i passi del cammino diocesano negli anni ferventi del post-Concilio, coincisi con il suo ministero episcopale, attraverso convegni, ritiri spirituali, incontri pastorali, visite pastorali e quant’altro si presentava come occasione buona per annunciare a tutti la buona novella.

Di tutto questo e per i tanti, innumerevoli, doni, di cui il Signore ha ricolmato mons. Malandrino, noi tutti siamo grati, unitamente alla testimonianza di una fedeltà sacerdotale durata ben 60 anni e che auguriamo ancora lunga e feconda a “lode di Dio e per il bene della Santa Chiesa”.

Ad multos annos, Eccellenza reverendissima e a tutti noi carissima.

don Roberto Strano

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