Don Bosco è qui -3 / Acireale: anche oggi il Santo dei giovani continua a parlare al cuore di tutti

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DSC_1648Nel momento in cui si è appresa la notizia che le reliquie di San Giovanni Bosco, nel loro peregrinare lungo il mondo, avrebbero attraversato anche la nostra Diocesi, è cominciata a diffondersi fra la gente e soprattutto fra i giovani una sensazione mista di curiosità e sorpresa per un avvenimento importante, ma allo stesso tempo inatteso.
Tuttavia, man mano che la fatidica data si avvicinava, l’attesa è diventata trepidante e gioiosa e tutte le realtà, movimenti, gruppi e associazioni hanno cominciato a prepararsi per accogliere Don Bosco con la preghiera, ma anche andando a rileggere i momenti significativi della vita del Santo nonché i suoi preziosi insegnamenti.
Viene spontaneo, allora, chiedersi: “ma perché un sacerdote vissuto duecento anni fa riesce ancora oggi ad attirare ed affascinare tanti giovani e non soltanto giovani vicini alla fede ed agli ambienti ecclesiali?”
Per rispondere a questa domanda bisogna conoscere profondamente la vita di Giovanni Bosco e la dedizione con la quale egli ha cercato di infondere nei giovani valori di educazione, onestà e amore che derivano esclusivamente dalla sequela semplice e fiduciosa di Cristo.
“Basta che siate giovani perché io vi ami assai”. Questa era una delle frasi più volte pronunciata da Don Bosco, che manifesta la sua grande attenzione verso i giovani, sui quali occorre scommettere non solo per l’età, ma anche perché saranno i protagonisti della società futura.
Don Bosco si è preso cura dei ragazzi del suo tempo, e in un’epoca caratterizzata da notevoli difficoltà economiche, la sua missione è stata quella di dare speranza a molti ragazzi che soffrivano di un forte disagio sociale, una speranza che trova le radici in quel Gesù, a cui Giovanni aveva consacrato ed affidato la sua vita.
Ma sarebbe sbagliato, come a volte avviene, dipingere il Santo torinese come un giullare e un compagnone che faceva divertire i ragazzi negli oratori, Don Bosco ha fortemente curato l’aspetto educativo e formativo dei suoi ragazzi attraverso l’introduzione del metodo “preventivo”, ma soprattutto quello spirituale indicando ai giovani la via della santità come una via ordinaria e di felicità e facendogli conoscere  l’amore di un Padre misericordioso: Dio.
Questo ci fa comprendere perché a distanza di secoli Don Bosco riesce ancora ad attrarre tanti giovani, che vedono in lui qualcuno che non li giudica e li emargina, bensì un amico che gli sta accanto, si prende cura di loro, delle loro ferite, mostrandogli il volto gioioso e paterno di Dio.
DSC_1467La dimostrazione di quanto detto si è avuta giorno 12 Novembre quando, ad Acireale, una piazza Duomo gremita fino all’inverosimile di giovani e meno giovani ha accolto con canti ed urla gioiose le reliquie di San Giovanni Bosco; qui dopo un momento di accoglienza e di saluto ci si è messi in cammino verso la Cattedrale, dove si è svolta la veglia di preghiera presieduta dal vicario generale Mons. Guglielmo Giombanco.
E’ stata una serata di grazia, dove quasi mille persone, dopo avere pregato insieme durante la veglia, hanno poi venerato silenziosamente le reliquie di Don Bosco, ciascuno consegnando a Dio per le mani del Santo speranze, gioie, sogni,fatiche, delusioni.
Molto intenso è stato il commiato con l’urna, che accompagnata dal canto e dalle preghiere di diversi fedeli commossi, ha lasciato la cattedrale per riprendere il suo viaggio.
Eventi come questo lasciano nel cuore di tutti gioia e speranza, perché ci ricordano che vivere il Vangelo non solo è possibile, ma è necessario per potere ambire alla meta che ogni cristiano, che non vuol dirsi fallito, deve raggiungere: la santità.
                                                                                                                                                                                                                                        Gaetano Cosentino

 

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