Grande successo delle Giornate Fai di Primavera: Acireale apre i suoi tesori barocchi da S. Domenico a S. Biagio

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Chiostro del convento di S.Biagio

Con il ritorno della primavera, tornano anche le Giornate Fai di Primavera. Si tratta di un’occasione per potere scoprire e visitare centinaia di luoghi artistici e paesaggistici che il più delle volte, nel corso dell’anno, sono inaccessibili o chiusi al pubblico. E per la 22^ volta il Fai (Fondo per l’Ambiente Italiano) sabato 22 e domenica 23 marzo ha aperto circa 750 luoghi, 120 dei quali dedicati, quest’anno, all’imperatore Augusto nel bimillenario della nascita.

La chiesa di San Domenico
La chiesa di San Domenico

Anche Acireale ha aderito all’iniziativa, ma non avendo monumenti che ricordano il grande imperatore romano, si è accontentata di far conoscere sempre più e sempre meglio i suoi tesori barocchi, che nulla hanno da invidiare a nessuno. “Da Piazza S. Domenico a Piazza S. Biagio percorrendo Via San Carlo e Via S. Biagio”: è stato questo il percorso offerto ai visitatori che numerosi hanno affollato i luoghi aperti al pubblico durante il primo fine settimana di primavera, usufruendo del servizio di guida e informazione offerto dagli allievi delle scuole acesi che, in veste di “apprendisti ciceroni”, hanno condotto gli ospiti alla conoscenza della storia, delle origini, delle peculiarità artistiche e di interessanti particolari dei capolavori che avevano sotto gli occhi. Partendo quindi da san Domenico, era possibile visitare la chiesa omonima con la sua imponente scalinata, ma anche il chiostro di quello che era l’annesso convento dei padri Domenicani, convento che per tanti anni è stato utilizzato come sede della scuola media “Paolo Vasta” e del liceo classico “Gulli e Pennisi” e prima ancora, durante il periodo fascista, come sede della GIL (Gioventù Italiana del Littorio); all’interno del chiostro una mostra di disegni degli allievi del Liceo Artistico di Acireale, che riproducevano alcuni particolari dei medesimi luoghi Fai, arricchiva il contesto. Nella piazza antistante la chiesa era possibile ammirare il barocco palazzo Musmeci, coi tipici balconi panciuti in ferro battuto.

La via San Carlo con, sullo sfondo, il palazzo Fiorini
La via San Carlo con, sullo sfondo, il palazzo Fiorini

Attraverso via S. Carlo era poi possibile raggiungere la seicentesca chiesa di San Giuseppe e la chiesa di San Biagio, con il chiostro dell’annesso convento francescano; la chiesa ospita anche una cappella con le spoglie mortali di fra’ Gabriele Allegra, beatificato proprio ad Acireale il 29 settembre 2012. C’era poi la “chicca”, riservata ai soci Fai (ma anche ai visitatori che si iscrivevano sul momento), rappresentata dal monumentale palazzo Fiorini, che chiude a quinta la via S. Carlo e costituisce un monoblocco tra le vie S. Biagio, Fiorini e la stessa via S. Carlo.

Un gruppo di "apprendisti ciceroni" nel chiostro di San Biagio
Un gruppo di “apprendisti ciceroni” nel chiostro di San Biagio

Tra i visitatori, sono stati avvistati anche degli illustri personaggi acesi (assessori, amministratori, politici), i dirigenti locali e provinciali del Fai, nonché i dirigenti delle scuole che hanno fornito le mini-guide, ed in particolare Maria Castiglione (preside del Liceo classico e dell’Istituto comprensivo “Vigo Fuccio – La Spina”) e Tina Di Vincenzo (preside della scuola media “Paolo Vasta”).

Positivo il bilancio di questa 22^ edizione delle Giornate Fai di Primavera, così come si evince anche da un comunicato stampa emesso dall’ente organizzatore a conclusione della manifestazione.

Il chiostro di ponente all'interno del Monastero dei Benedettini (Catania)
Il chiostro di ponente all’interno del Monastero dei Benedettini (Catania)

Migliaia di visitatori hanno letteralmente preso d’assalto i luoghi Fai, tra cui, ricordiamo, nel capoluogo etneo era possibile visitare anche l’intero complesso dell’ex Monastero dei Benedettini – oggi sede del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania – e della chiesa di San Nicolò la Rena (in piazza Dante).

“Come sempre la Giornata FAI di Primavera è un momento di grande lavoro ma anche di grande soddisfazione per noi volontari – ha dichiarato la presidente provinciale del Fai prof.ssa Antonella Mandalà –, per cui il grande successo che abbiamo ottenuto in questa 22^ edizione  della Giornata FAI è da attribuire, oltre che agli studenti delle scuole, ai numerosi volontari che hanno affiancato il lavoro della delegazione.” Inoltre la prof.ssa Mandalà ha espresso parole di ringraziamento per tutte le autorità locali che hanno contribuito alla riuscita delle giornate, ed a tutti i responsabili provinciali e locali del Fai, tra cui la delegata del gruppo di Acireale architetto Loredana Grasso.

Nino De Maria

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