Libri / Presentata a Catania “Scomunicata”, opera prima di Marzia Scala. Un inno alla libertà e all’indipendenza

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L'autrice mentre firma le copie del suo libro

Stamattina,  negli uffici della sede dell’Expo di Catania (in via Pasubio, 4), Gino Astorina, noto attore e scrittore, ha presentato il libro dal titolo

L'autrice mentre firma le copie del suo libro
L’autrice mentre firma le copie del suo libro

“Scomunicata” dell’esordiente scrittrice catanese Marzia Scala. Presenti all’evento giornalisti, parenti e amici dell’ autrice.

Marzia è una donna forte, coraggiosa e libera. Lei stessa ha dichiarato che “Ogni donna deve essere indipendente. La libertà e l’indipendenza la rendono orgogliosa e viva”. E il titolo del suo libro “Scomunicata” si riferisce proprio alla libertà. Marzia dice: “Sono scomunicata e voglio comunicare di esserlo”. L’autrice parla, infatti, di donne impavide che sconfiggono l’ipocrisia, la prepotenza e gli atteggiamenti bigotti degli uomini e della Chiesa senza vergognarsene.

Nel capitolo “Blasfema” la protagonista si chiama Marzia, che è proprio l’autrice del libro, dove sono esposti i suoi pensieri e sono presenti cenni autobiografici.

Nel capitolo “Ogni tanto mi tocco” Marzia racconta ciò che è successo alla sua migliore amica che ha combattuto con il cancro ma alla fine è riuscita a sconfiggerlo.
Anche nel capitolo “La mia amica B” ci sono cenni autobiografici, infatti la scrittrice racconta cosa ha passato a causa della bulimia.
Nel capitolo “Iraconda” si nota l’attaccamento che ha Marzia con la sua terra, l’Etna, la natura, riuscire a domare la rabbia e la sfida tra i sessi.
L’autrice definisce la rabbia così: “Per me la rabbia è un sentimento che serve a raggiungere una lucidità per prendere decisioni asettiche. Bisogna essere curiosi, fare domande, bisogna dare sfogo alle proprie passioni”.
Alla domanda “Quanto ti ha aiutato la scrittura?” risponde “la scrittura serve per svuotarmi, stare bene e in pace con me stessa”. “È terapeutica”.
I suoi autori preferiti sono Dacia Maraini, Balzac e D’Annunzio. Legge qualsiasi cosa, tranne i gialli.
La copertina è stata una scelta difficile, raffigura una donna che ha un disegno sul ventre della città di Catania. Rappresenta la sua città natale. Gino Astorina ha commentato: “Grazie alla grafica della copertina si capisce di cosa parla il libro”.
WP_20160906_010 (888 x 500)Astorina ha definito l’universo femminile meraviglioso, dicendo che sono gli uomini che devono raggiungere la parità con il sesso femminile e non il contrario. Lui ha definito “due beni dell’umanità” Marzia e la casa editrice toscana MDS Editore, ed è stato un piacere conoscerle entrambe.
Astorina continua, dicendo che la scrittura di Marzia è una scrittura intelligente, con una struttura tipica della narrativa ed è una lettura incisiva, superba, che riesce a tenere il lettore appiccicato alla pagina.
Nei 14 racconti che compongono il libro, Marzia scrive di protagoniste femminili che si scontrano con le credenze nazional popolari, gli stereotipi del cattolicesimo e le convenzioni sociali.
I suoi sono racconti di vita vera, infatti quando parla del suo libro si commuove. La sua dolcezza è visibile agli occhi di tutti.

Michela Abbascià

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