Ospedale Cannizzaro / Percorso dedicato per le vittime di violenza, già in funzione uno sportello virtuale

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Un percorso dedicato per le donne vittime di violenza – informa una nota dell’Ufficio stampa – è stato creato all’interno dell’ospedale “Cannizzaro”: l’Azienda ha infatti stipulato un protocollo d’intesa con il Centro Antiviolenza Galatea di Catania finalizzato a favorire la protezione delle donne che hanno subito violenza e ricorrono alle cure del Pronto Soccorso, sensibilizzando al contempo il personale per un efficace intervento.

Oltre alle normali segnalazioni alle forze di polizia secondo le procedure di legge, l’intesa tra Galatea e Azienda Cannizzaro prevede la possibilità di ricorrere ai servizi dei volontari dell’associazione già in PS, sia generale sia ostetrico-ginecologico. Si è istituito uno “sportello virtuale” di ascolto e sostegno solidale, gestito dalle operatrici dell’Associazione, che funzionerà alla chiamata da parte delle utenti o degli operatori sanitari: una telefonata al numero 333 9000312, attivo h24, farà scattare le attività di ascolto, accoglienza, supporto, ricerca di casa-rifugio, collaborazione con altri soggetti e professionisti della rete.

L’intesa è stata materialmente avviata con un incontro al quale hanno partecipato, tra gli altri, l’avv. Loredana Mazza, presidente del Centro Antiviolenza Galatea; il dott. Angelo Pellicanò, direttore generale dell’Azienda Cannizzaro; il dott. Salvatore Giuffrida, direttore sanitario; il dott. Salvatore Mazza, direttore di Medicina e Chirurgia d’Accettazione e Urgenza; la dott.ssa Mirella Cannada, dirigente amministrativo dell’Azienda; la dott.ssa Gabriella Geraci, assistente sociale dell’ospedale Cannizzaro, con dirigenti medici e coordinatori infermieristici delle unità operative interessate.

«L’Azienda Cannizzaro offre la massima disponibilità e collaborazione nella segnalazione all’associazione e alle forze dell’ordine, nella sensibilizzazione del personale, nelle iniziative di informazione, pur nella consapevolezza che, affinché l’intervento sia efficace, è essenziale la volontà della vittima di denunciare», ha spiegato il dott. Pellicanò nel corso dell’incontro. Il «ruolo chiave che riveste la formazione del personale anche infermieristico» è stato sottolineato dal dott. Giuffrida, il quale ha disposto che il numero di telefono e le informazioni utili per attivare il percorso siano esposti nelle sale d’attesa delle aree di emergenza e sui display informativi.

Dal canto suo – così conclude la nota stampa – l’avv. Mazza, nel rimarcare come il protocollo d’intesa sia il primo stipulato dall’associazione, ha illustrato le due modalità di funzionamento dello sportello virtuale: quella ordinaria, per cui la donna dopo il contatto si reca in sede e viene avviata a un percorso consapevole, e quella in emergenza, quando è invece ritenuto prioritario rivolgersi alle forze dell’ordine e cercare un ambiente protetto.

 

 

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