Parrocchia Cattedrale / Discorso di insediamento del nuovo parroco don Mario Fresta: “Sempre docili alla volontà di Dio da accogliere come un dono”

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Il nuovo parroco col Vecovo dopo la celebrazione. Da sin: don Mario Fresta, mons. Rosario Di Bella, mons. Raspanti e don Giovanni Mammino

Pubblichiamo il testo integrale con le parole pronunciate dal nuovo parroco della comunità “Maria SS.ma Annunziata” (Cattedrale), don Mario Fresta, in occasione del suo insediamento, avvenuto mercoledì 10 ottobre scorso.

Don Mario Fresta

“Padre mio, mi abbandono a Te, fa’ di me quello che vuoi. Qualsiasi cosa Tu faccia di me io ti ringrazio. Sono pronto a tutto, accetto tutto. Purché si compia la tua volontà in me, in tutte le tue creature. Non desidero altro, mio Dio. Rimetto la mia vita nelle tue mani, la dò a Te mio Dio, con tutto l’amore che ho nel cuore, perché ti amo e perché ho bisogno di amore, di far dono di me, di rimettermi nelle tue mani senza misura, con infinita fiducia, perché tu sei mio Padre”.

Con questa invocazione del Beato Carlo di Gesù voglio incominciare il mio ministero presbiterale come Parroco in mezzo a voi, fratelli e sorelle della Comunità “Maria SS. Annunziata”, Basilica Cattedrale di Acireale. Per mandato del Vescovo, Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Antonino Raspanti, che ringrazio per la fiducia che ha riposto in me affidandomi questa Comunità, il Signore ha voluto che esercitassi il mio servizio in mezzo a voi. Ed io obbedendo al Vescovo, ho accolto la volontà del Signore con disponibilità ed umiltà, con trepidazione e fiducia nell’amore di Dio che vuole sempre il bene dei suoi figli.

Bisogna essere docili alla volontà di Dio e accoglierla come un dono, perché certamente il progetto di Dio è ben più grande dei nostri piccoli ragionamenti umani e ci spinge a guardare oltre, dove solo Lui può vedere e provvedere per la nostra salvezza e santità. Rivolgo quindi a voi, fedeli di questa Comunità, un invito che vuole essere anche una traccia del cammino pastorale che dovremo aver presente nel nostro impegno di Evangelizzazione: in ascolto sempre della Parola di Dio, nella testimonianza fedele al suo vangelo, cerchiamo di camminare insieme alla sequela di Gesù Cristo, per crescere nella fede e nella comunione, nello stile dell’accoglienza reciproca, della disponibilità e del servizio perché l’amore di Dio regni in mezzo a noi.

Al centro della nostra vita, al centro della nostra comunità, al centro della nostra azione Pastorale sia sempre il nostro Salvatore Gesù Cristo.

Nella celebrazione Eucaristica il Signore si dona agli uomini e li invita a donarsi al Padre e ai fratelli; mentre, nell’Adorazione Eucaristica è l’uomo che impara a stare nel mondo, dinnanzi a Dio e agli uomini. Il cristiano ha il compito di contemplare Dio che si dona nella celebrazione Eucaristica, per imparare a donarsi come Lui e di far proprio, ogni giorno, lo stile di vita di Gesù, adorandolo nell’Ostia consacrata.

Il Vescovo consegna il lezionario al nuovo parroco durante la cerimonia di insediamento

Fratelli e sorelle, noi siamo chiamati da Dio a predicare il Vangelo, non con la bocca, ma con l’esempio, non solo annunziandolo, ma soprattutto vivendolo. Ognuno di noi come la Vergine SS. dica nel suo cuore: “si faccia di me secondo la tua Parola”.

Il Signore mi ha mandato a voi come Parroco, come guida spirituale per tutti, indistintamente, senza parzialità dannose all’unità. La Chiesa è il Corpo mistico di Cristo, le cui membra sono i cristiani, che nell’unità del corpo hanno ministeri, carismi, ruoli e servizi diversi per il bene di tutti. Solo in questa direzione si può costruire una comunità cristiana vera, fondata su Cristo.

Prepariamoci a vivere, come meta importante e significativa di impegno pastorale, il primo centenario della Parrocchia che ricorrerà tra qualche anno, nel 2021. Sia un invito a rinnovare la nostra fede, i nostri cuori, la nostra vita e la nostra azione pastorale. La Comunità della Cattedrale fino ad ora si è distinta per il suo impegno e certamente continuerà ad essere attiva e sempre più capace di mettere in circolazione le sue risorse umane e spirituali per testimoniare la fede.

Una esortazione voglio lanciare ai giovani, speranza della Chiesa, speranza della comunità acese: non state ai margini ma siate protagonisti nell’annunciare il vangelo con la vita, possiate innamorarvi di Cristo e seguirlo, senza paura di perdere qualcosa, ma nella certezza di acquistare doni di grazia per la vostra vita e per quella di chi incontrerete.

Il Signore ci dona la pienezza della vita, la pienezza della gioia, la pienezza dell’amore, ma solo se siamo disposti ad aprire il nostro cuore a Lui per accoglierlo e farlo dimorare in noi. L’incontro con Lui trasforma la vita e i progetti di chiunque incroci il suo sguardo penetrante e indagatore. Non è possibile incontrare Cristo senza prendere posizione di fronte a Lui, Parola del Dio vivente.

Un pensiero ora voglio rivolgere a chi con la sua sofferenza è testimone della croce di Cristo che salva, colonna portante della Chiesa: agli ammalati, perché siano sostenuti dall’amore di Dio, attraverso il nostro impegno nei loro confronti, e sappiano unire a Cristo Crocifisso le loro sofferenze per il bene della Chiesa.

Don Mario Fresta col suo predecessore don Roberto Strano

Carissimi fedeli della Comunità Cattedrale, prima di me altri sacerdoti hanno servito il Signore in mezzo a voi. Un ringraziamento particolare a P. Roberto Strano, che mi ha preceduto nella guida di questa comunità, per tutto quello che ha realizzato con zelo apostolico; un ricordo in memoria di Mons. Giampapa che per tanti anni ha esercitato il suo ministero in mezzo a voi e che ora certamente intercede perché la sua comunità cresca nella fede e nella comunione.

Infine desidero ringraziare tutti voi presenti a questa Celebrazione: innanzitutto Sua Eminenza il Cardinale Paolo Romeo, per il suo affetto, Mons. Giovanni Mammino Vicario Generale, il Capitolo della Cattedrale, il prevosto Mons. Rosario Di Bella, i superiori del Seminario e i seminaristi, P. Vincenzo Piscopo, Don Paolo Giurato Vicari Parrocchiali, i confratelli sacerdoti che hanno voluto accompagnarmi in questo inizio di Ministero come Parroco e a cui chiedo il sostegno fraterno e la preghiera perché io possa essere strumento di comunione e di pace. Un saluto e un ringraziamento ai sacerdoti provenienti dalle altre diocesi, Mons. Vasco dall’Arcidiocesi di Firenze, e i sacerdoti del GAM.

Desidero ringraziare la mia famiglia e in modo particolare mia madre nel giorno del suo compleanno. “Auguri mamma”.

Il mio saluto e il mio grazie pieno di affetto e di gratitudine alla Comunità Maria SS. della Provvidenza di Macchia con il parroco ed il vice Parroco, Comunità dove ho iniziato ad esercitare il Ministero di Parroco, grazie per l’affetto e la stima che mi avete dimostrato in questi 10 anni.

Un saluto e un grazie alla Comunità Natività della Beata Vergine Maria di Tagliaborsa, una piccola famiglia con un cuore grande.

Un saluto e un grazie alla comunità di S. Giovanni Montebello, la mia comunità di origine, dove sono stato educato alla fede e dove ho cominciato a intravedere la vocazione sacerdotale a cui il Signore mi ha chiamato. Un ringraziamento alle autorità civili e militari presenti e in particolare al Signor Sindaco ing. Alì, agli Assessori, ai consiglieri dell’amministrazione comunale di Acireale, così come anche un ringraziamento desidero porgerlo al Signor Sindaco del Comune di Giarre, avvocato D’Anna; al maresciallo dei carabinieri, al comandante dei vigili urbani di Acireale e di Giarre, a tutte le autorità civili e militari del territorio di Acireale e di Giarre.

Il nuovo parroco col Vescovo dopo la celebrazione. Da sin: don Mario Fresta, mons. Rosario Di Bella, mons. Raspanti e don Giovanni Mammino

Un saluto e un grazie alle comunità religiose che operano nel territorio della Parrocchia: Congregazione dell’Oratorio di S. Filippo Neri, Ministri degli infermi, Ancelle di Gesù Sacerdote, Figlie di Maria Ausiliatrice, Suore Ministre degli infermi di S. Camillo, Fratelli delle Scuole Cristiane.

Grazie a tutti coloro che si sono impegnati per animare questa celebrazione, e per festeggiare questo momento significativo della comunità, in particolare: gruppo Ministranti, Corale della Cattedrale e di Macchia con i rispettivi maestri, l’Azione Cattolica, Educatori ACR, Confraternita S. Vincenzo, Adoratori Chiesa S. Vincenzo, Catechisti, Ministri straordinari, Circolo S. Venera, la deputazione della reale Cappella di S. Venera, M.A.S.C.I, Serra Club e Associazione Nazionale Bersaglieri. Al carissimo Salvo Iannuli, che in questi giorni mi è stato particolarmente prezioso collaboratore, insieme ai cari seminaristi Rosario e Mattia, al gruppo giovani della comunità per l’accoglienza e la   cura della Basilica.

Affido il mio Ministero tra voi alla Vergine SS. Annunziata Titolare di questa Basilica, e all’intercessione di S. Venera Patrona della Diocesi e della città di Acireale. Concludo con le parole di S. Francesco:

“ O Divin Maestro, dammi Tu un cuore grande,
perché non cerchi tanto
di essere consolato, quanto di consolare,
di essere compreso, quanto di comprendere,
di essere amato, quanto di amare.
Poiché: è donando che si riceve,
perdonando che si è perdonati,
morendo che si risuscita alla Vita”.

Amen!!!

Don Mario Fresta

 

 

 

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