Poesie / Rileggendo il libro di Rosa Barbagallo: un progetto semplice e ambizioso

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Nel titolo della raccolta “Album, Parole e Immagini” di Rosa Barbagallo  è condensato il metodo ed il progetto dell’autrice che è, insieme, semplice ed ambizioso, semplice perché è un atto che quasi tutti facciamo, raccogliere le foto, le immagini,  e, ( in questo caso), le parole delle vicende liete o meno della nostra vita e farne un Album che fissi in esse  il nostro labile passato e lo consegni a noi stessi e ai nostri cari o ad una cerchia più vasta; album-parole-e-immaginiambizioso ( ma quasi senza consapevolezza) perché cerca di dare risposta ad una problematica che parte almeno da Simonide di Ceo ,attraversa  Platone (“Fedro”275 d)(1), Aristotele (“Poetica” ), Cicerone  (Tusculanae disputationes )e, soprattutto, Orazio che nell'”Ars poetica” , conia quella felice espressione che ancora oggi  usiamo e ripetiamo direttamente in latino perché più icasticamente in altra lingua non si potrebbe rendere, ” ut pictura poesis” esplicitamente richiamata da Montale in “Alla maniera di Filippo De Pisis”, ne “Le Occasioni”,cioè quella di  rendere “la pittura ( nel nostro caso l’immagine in generale) una poesia muta e la poesia una pittura(immagine) parlante” come efficacemente diceva Simonide di Ceo.
E’ chiaro quindi che tra l’immagine e la parola non c’è affatto un rapporto ossimorico, nel senso che il secondo elemento si contrappone al primo o viceversa, bensì di estrema complementarietà al fine di completarsi a vicenda nel progetto di far conoscere l’autore a se stesso e agli altri attraverso due strumenti che semmai procedono  sinesteticamente verso un identico obbiettivo, come ci fa chiaramente capire Rosa Barbagallo attraverso la sua minuziosa e certosina cura di accostare “parola e immagine” quasi volesse dirci che sono due aspetti di una stessa realtà umana, cioè la sua e quella dei suoi cari , senza escludere quella apparentemente estranea, ma che terenzianamente coinvolge l’autrice, (“nihil humani a me alienum puto”).

Salvatore Leone

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