Santa Venerina / Impugnato dal sindaco Greco il piano di estinzione dei debiti: “La somma concessa dal ministero va utilizzata tutta per uscire dal dissesto”

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Il sindaco Salvatore Greco

Proposta opposizione avverso il decreto del Ministero dell’Interno che approva il piano di estinzione dei debiti redatto dall’O.S.L. (Organo Straordinario di liquidazione).
La notizia è stata data dal sindaco di Santa  Venerina Salvatore Greco che, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, ha dedicato ampio spazio all’argomento nell’ambito delle comunicazioni al consiglio.

Il sindaco Salvatore Greco

Il sindaco Greco – informa un comunicato del Comune – ha ripercorso le tappe principali della situazione dell’Ente partendo dalla dichiarazione dello stato di dissesto finanziario  avvenuta il 12 marzo 2013:  “L’O.S.L.,  che si è insediato nel luglio 2013, completata la ricognizione dei debiti, ha stilato un elenco dei debiti ammessi e di quelli non ammessi, e successivamente ha proposto una chiusura transattiva dei debiti al 60% . Di conseguenza una parte dei creditori,  numericamente elevata ma poco rilevante economicamente,  ha accettato il pagamento in misura transattiva. Invece, i creditori con crediti elevati tra cui “Ingegneria & Appalti s.r.l.” non hanno accettato il pagamento in misura percentuale”.
L’O.S.L., completata questa prima fase, ha redatto il “Piano di estinzione dei debiti” e lo ha inviato al Ministero dell’Interno che lo ha approvato lo scorso mese di aprile.
“Con delibera di Giunta Municipale  – dice il sindaco Greco – sono stato incaricato a fare ricorso avverso questo decreto e ad incaricare un avvocato di fiducia e con determina sindacale l’ho  individuato ed incaricato”.
Greco spiega i motivi del ricorso: “Il Piano di estinzione dei debiti reca un quadro economico positivo, anzi molto positivo: a fronte di una massa passiva di € 7.155.000,00, il Comune avrebbe una disponibilità di 12 milioni di euro. Sicché non solo il Comune uscirebbe dal dissesto e ritornerebbe in bonis ma vi ritornerebbe con un avanzo di euro 4.700.000,00. E contro questo non ci sarebbe nulla da eccepire. Saremmo perfettamente felici. Quello del risanamento è stato il primo obiettivo di questa amministrazione e ritengo che è stata fatta molta strada e molto sarà fatto entro il quinquennio. Tuttavia contestiamo le implicazioni che comporta il decreto di approvazione o meglio contestiamo l’interpretazione che viene fatta dal nostro O.S.L.  con il quale abbiamo avuto un confronto acceso”.
Il sindaco Greco affronta nello specifico i termini della questione: “Riteniamo che l’O.S.L., finita la fase della procedura semplificata con il pagamento al 60%, debba passare all’altra fase e liquidare per intero tutti i debiti del Comune, per il pieno rientro in bonis, utilizzando tutte le somme che le sono state assegnate”.
La questione principale si sposta sull’anticipazione di liquidità concessa dal Ministero dell’Interno per euro 4.588.000,00 che contribuisce a formare la massa attiva. “Riteniamo  – spiega il primo cittadino Greco – che questa somma debba essere tutta impiegata per l’estinzione dei debiti. Ma non è questo l’avviso dell’O.S.L. che, secondo la sua interpretazione, ritiene che la somma debba essere utilizzata solo per il pagamento in misura transattiva al 60%. Da qui la nostra opposizione  che riteniamo molto fondata, in primo luogo perché la cifra dell’anticipazione di liquidità è inserita nella massa attiva e quindi, per definizione, deve essere utilizzata per far fronte alla massa passiva. Il rientro dall’enorme debito da cui siamo partiti potrebbe essere molto vicino e non lasceremo intentata nessuna strada per il raggiungimento di questo obiettivo primario giacché il dissesto paralizza l’azione amministrativa ridotta alla sopravvivenza, penalizza pesantemente i progetti dell’amministrazione e il soddisfacimento dei bisogni basilari della comunità, dalle manutenzioni ai servizi”.

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