Santa Venerina / Terminati i lavori di messa in sicurezza della cuba bizantina di S. Stefano. Adesso si pensa ad acquisire le aree circostanti

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Santa Venerina si riappropria del suo monumento storico-architettonico più antico. È stato riconsegnato giovedì 8foto consegna santo stefano ottobre al Comune  l’Eremo di Santo Stefano di Dagala del Re – una tricora bizantina  risalente al 1200 – dopo i lavori di messa in sicurezza eseguiti dalla Soprintendenza di Catania. I lavori eseguiti – precisa in una nota il comune etneo – sono consistiti nel discerbamento di rampicanti e nella potatura di alcuni alberi che stavano soffocando la struttura, nel consolidamento della muratura e nello scavo della parte basamentale della struttura.

Il sindaco Salvatore Greco afferma: “Questi lavori, anche se mirati a bloccare il degrado del manufatto,  hanno dato un grande contributo alla conoscenza del monumento e ne hanno messo in luce una parte prima coperta da terreno vegetale e la delimitazione di uno spazio antistante l’edificio. L’amministrazione, grata per l’attenzione che l’assessore Purpura ha dimostrato finanziando l’intervento lo scorso dicembre, continuerà a richiedere il sostegno dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali, per promuovere ulteriori interventi di scavo e di valorizzazione del monumento stante il suo interesse quanto meno di livello regionale”.

L’assessore alla cultura Maria Assunta Vecchio tiene ad aggiungere: “Tra gli intenti di questa amministrazione c’è anche quello di far conoscere  la struttura monumentale e a tal fine abbiamo cominciato a promuovere ad organizzare  una serie di visite guidate –  da ultimo in occasione della scorsa edizione di EnoEtna –  anche in collaborazione con associazioni culturali del territorio,  per far apprezzare l’Eremo di Santo Stefano ad un pubblico sempre più vasto”.

Alla cerimonia di riconsegna, oltre al sindaco Greco e all’assessore alla cultura Vecchio, sono intervenuti il vice sindaco Giuseppe Fresta, il responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale Rosario Arcidiacono, il direttore della Sezione Architettonica della Soprintendenza di Catania Nicola Neri, il progettista dei lavori di recupero della struttura Giuseppe Marano, il direttore dei lavori Giuseppe Agostino, la rappresentante dell’impresa esecutrice dei lavori “Edilmed Costruzioni soc. coop.”, il direttore tecnico Anna Maria Garaffo  e Andrea Raimondo, autore di una ricostruzione 3D dell’Eremo di Santo Stefano.

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