Catania | Partecipazione attiva alla colletta alimentare per i bisognosi

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«La Stracolletta è stata, ancora una volta, uno spettacolo grandioso! -Così annuncia un comunicato stampa del Banco Alimentare della Sicilia Onlus-Banco alimentare Grandiosa l’adesione dei volontari che, raccolti rapidamente, non hanno esitato a donare il loro sabato, in un periodo per molti già feriale e con la concreta alternativa di andare al mare. Grandiosa l’adesione dei donatori, molti non hanno nascosto le proprie difficoltà, ma si sono riconosciuti più ricchi di tanti altri, consapevoli dell’importanza, anche economica, di una donazione, seppur piccola. Grandioso il risultato finale: oltre 260 tonnellate di alimenti che saranno un concreto aiuto per i siciliani più poveri, in attesa che riparta il programma europeo di aiuto agli indigenti. Di questa grandiosità è pieno il cuore di tutti. La letizia, che è lo “stipendio” di quelli che hanno partecipato, è quello di cui il cuore di ogni uomo ha bisogno. Facciamo la Colletta per un sano egoismo, perché facendo del bene ci facciamo bene. E questo sì che non ha prezzo».
Le parole di Fabio Prestìa, presidente del Banco Alimentare della Sicilia onlus, fotografano in modo preciso il risultato straordinario di questa Colletta fuori tempo. Organizzata in tutta fretta per sopperire un bisogno urgente la #Stracolletta ha avuto una risposta più alta di ogni previsione.
265.189 kg di derrate alimentari raccolte nella giornata di Sabato 14 Giugno in tutta la Sicilia. Pasta e pelati gli alimenti più frequenti, ma non sono mancati omogeneizzati, alimenti per bambini, tonno e carne in scatola, zucchero, olio, latte e tutto ciò che aveva una data a lunga scadenza.
Pur non volendo fare classifiche e sapendo che ogni cosa, anche piccolissima, rappresenta lo sforzo massimo di chi ha partecipato alla Colletta, non possiamo fare a meno di ringraziare l’eccezionale generosità di Catania che con i suoi 85.374 chili guida l’elenco di tutte le province siciliane. Seguono a ruota Messina con 39.947, Ragusa con 28.776, Siracusa con 27.000 chili tondi, Palermo con 26.500, Trapani con 21.000, Caltanissetta 14.871, Agrigento 12.869 ed Enna con 8.852.
Le 265 tonnellate raccolte in Sicilia dal Banco Alimentare -continua il comunicato stampa- verranno distribuite nelle 1.050 strutture caritative presenti in tutto il territorio regionale e, a loro volta, donate a quanti non arrivano a fine mese. 360.000 e 35.800 bambini sotto i cinque anni, dicono le stime, ma chi lavora nelle mense e nelle parrocchie sa che sono di più. A volte, con il bel tempo, anche molti di più.
Nel giorno della Stracolletta S.E. l’Arcivescovo di Catania, Mons. Gristina è stato profetico. Alla fine della “sua” spesa aveva detto: «Come nella forma ordinaria di fine novembre, sono certo che l’iniziativa di oggi darà buoni risultati. È bello entrare in questa logica: emergenza, urgenza, risposta straordinaria e, ciascuno di noi per quello che può fare, generosità straordinaria». E così è stato.
«I risultati hanno superato le aspettative – ha dichiarato Domenico Messina, direttore del Banco Alimentare della Sicilia onlus – la disponibilità dei volontari sollecitati in pochissimo tempo e la generosità delle persone ha dato forza a quanto l’Arcivescovo aveva augurato.
«Il light motive che mi accompagna in ogni Colletta Alimentare è la condivisione di un bisogno semplice come il cibo – ha continuato Messina – che raggiunge in profondità l’essenziale esigenza di ogni uomo: la possibilità di poter ricominciare, ogni giorno, a desiderare una vita che valga la pena di essere vissuta».
Purtroppo la generosità delle persone non basta. Siamo ancora in emergenza alimentare!
Quanto raccolto servirà alle esigenze dei prossimi 50 giorni. Ecco perché è fondamentale che le Istituzioni si mettano all’opera, magari prendendo esempio dai cittadini, affinché i 10 milioni di euro del Fondo Nazionale e i 75 milioni del FEAD (Fondo di aiuti europei agli indigenti) diventino realtà nel più breve tempo possibile.
L’ultimo sabato di Novembre è ancora molto lontano e l’8% della popolazione italiana rischia di avere il piatto vuoto già a fine agosto.

 

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