Televisione / È morto nella notte Fabrizio Frizzi, volto sorridente di RaiUno

0
44

È morto nella notte, all’ospedale Sant’Andrea di Roma, il conduttore televisivo Fabrizio Frizzi. Aveva compiuto 60 anni lo scorso 5 febbraio. Volto sorridente della Rai, soprattutto di Rai Uno, rete tv della quale dagli anni ’80 è diventato uno dei simboli.

Da “Europa Europa” a “I Fatti vostri”, da “Scommettiamo che…?” a “Luna Park” fino ai più recenti “Soliti ignoti” e “L’Eredità”, Frizzi ha attraversato gli ultimi decenni della storia televisiva italiana presentandosi sempre come “l’uomo dei sorrisi e degli abbracci per tutti”. Così lo ricorda la Rai che, si legge in una nota, “con la presidente Monica Maggioni e il direttore generale Mario Orfeo, può solo stringersi attorno a Carlotta e alla sua famiglia in questo momento di immenso dolore”.

Tra gli oltre 70 programmi tv condotti, anche diversi appuntamenti istituzionali come Miss Italia, Telethon e “Tutti a scuola”, appuntamento con il quale per oltre un decennio ha inaugurato l’inizio dell’anno scolastico alla presenza delle massime autorità della Repubblica e degli studenti provenienti da tutta Italia. Lo scorso 23 ottobre Frizzi fu colto da un’ischemia durante la registrazione di una puntata de “L’Eredità”. Dopo il ricovero al Policlinico Umberto I di Roma, dove rimase alcuni giorni, già a dicembre il conduttore tornò in tv, sempre alla guida del programma di Rai Uno. Riferendosi alla malattia, disse: “Non è ancora finita”. “Se guarirò racconterò tutto nei dettagli, perché diventerò testimone della ricerca. Ora è la ricerca che mi sta aiutando”.
“Qualcuno lo ha definito erede di Corrado e lo stile misurato, cordiale, mai volgare o sopra le righe ha fatto del presentatore scomparso una presenza familiare e gradevole delle nostre case. Ci mancherà il suo sorriso accogliente e la sua voglia di far divertire, un professionista della buona tv”. Così Giovanni Baggio, presidente dell’Aiart (Associazione italiana ascoltatori radio e televisione), ricorda il conduttore televisivo Fabrizio Frizzi.

(Fonte: AgenSir)

Print Friendly, PDF & Email