Vangelo della domenica (18 novembre) / La parola del Signore dà all’uomo rifugio e conforto

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Canto al Vangelo ( Lc 21,36 )

Alleluia, alleluia. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di comparire davanti al Figlio dell’uomo. Alleluia

Vangelo ( Mc 13,24 – 32 )

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerà,
la luna non darà più la sua luce,
le stelle cadranno dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.
Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».
Parola del Signore

Riflessione

La Liturgia di questa domenica presenta il brano del Vangelo  nel racconto di Gesù riguardo il suo ritorno. Gesù verrà con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo. Gesù spiega ai suoi discepoli che vi saranno dei segni che annunceranno il suo ritorno e dai quali sapranno che Egli è vicino. Gesù non parla di disastri, ma della pienezza dei tempi, quando ognuno avrà la sua ricompensa in funzione delle sue opere e di quanto avrà amato. Questo brano del Vangelo è un invito per l’uomo ad aprire gli occhi sulla verità della vita e sul senso da dare alla propria esistenza; è l’invito di Gesù a non vivere in modo superficiale e distratto.
Spesso l’uomo smarrisce il fine autentico correndo dietro a ciò che lo distoglie dalla via che conduce alla felicità che è Dio. Gesù esorta ad essere attenti e costanti nell’ascolto  della sua Parola. Parola che illumina le oscurità del cuore donando la forza di convertire ciò che non è verità; Parola che guarisce dalle diverse fragilità e debolezze; Parola capace di donare la vera pace e l’autentica gioia del cuore.
Gesù invita i suoi discepoli a fidarsi della sua Parola e mettere la propria vita nelle sue mani, sicuri di ricevere sempre la sua protezione, come prega il Salmista biblico nel Salmo Responsoriale di questa domenica: “Proteggimi, o Dio, in te mi rifugio. Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: nelle tue mani è la mia vita. Io pongo sempre davanti a me il Signore, sta alla mia destra, non potrò vacillare”.
Dio diventa guida e sostegno per coloro che a Lui si affidano, ricorda ancora il Salmo Responsoriale: “Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena alla tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra”.

Letizia Franzone 

 

 

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