Viaggio in Terra Santa – 2 / Richiamo continuo ai Vangeli per vivere il messaggio di Gesù

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Resti di Cafarnao e della Sinagoga

Il secondo itinerario di fede del viaggio in Terra Santa riguarda luoghi tra loro poco distanti, ma che racchiudono momenti fondamentali della missione di Gesù, dall’inizio dell’annuncio della Buona Novella, dei miracoli, del fondamentale Discorso delle Beatitutdini, fino al primato di Pietro con  l’ apparizione di Gesù dopo la Risurrezione. E’ un itinerario che richiama continuamente i Vangeli e ci fa meglio comprendere e rivivere il messaggio di Gesù Cristo. La fatica del percorso è compensata dalla gioia di camminare sulle orme  del Maestro.

Resti di Cafarnao e della Sinagoga

Dopo l’arresto di Giovanni, Gesù abbandonò il piccolo borgo di montagna di Nazareth, si recò in Galilea ed abitò a Cafarnao, zona di transito dove era possibile incontrare molti viandanti, sulle rive nord-occidentali del lago di Tiberiade. Matteo chiama “Mare di Galilea” quello che in effetti è un lago, a 212 m sotto il livello del Mediterraneo. E’ lungo 21 km e largo 11, profondo 50 m ed è molto pescoso. Qui nei pressi di Cafarnao, nella località denominata Tabgha, nell’anfiteatro alla spalle del lago, Gesù diede inizio alla sua missione e lì scelse i primi discepoli.
Il recarsi in questi luoghi per il  pellegrino  comporta una forte emozione e fa sorgere spontaneo un ringraziamento per il dono della “Parola” che salva.  Nella località Tabgha, dove da sette fonti sgorga acqua abbondantissima, Gesù saziò la folla che lo seguiva con cinque pani e due pesci , che moltiplicò miracolosamente.

Visita a Tabgha

Un mosaico del VI secolo raffigura un paniere con due pesci e 4 pani (il quinto doveva essere il pane eucaristico sull’altare, ricostruito sulla pietra sulla quale Gesù sedette). L’attuale chiesa è recente ed è stata costruita sul perimetro e secondo la forma della basilica bizantina del 480.  La moltiplicazione dei pani è narrata per sei volte nei Vangeli.
Scendendo verso il lago, si arriva in una rada, porto naturale per i pescatori. Lì Gesù da una barca si mise ad insegnare alle folle che lo seguivano e lì avvenne la chiamata di Pietro e compagni per diventare “pescatori di uomini”. “Ed essi lasciarono tutto e lo seguirono” Lc 5,4-11).
Come riferito da Giovanni (21,1-17), dopo la crocifissione di Cristo, Pietro e i suoi compagni, delusi e sconfortati, tornarono alle loro barche a pescare, ma quella notte non presero nulla. All’ alba  apparve loro il Maestro (la quarta apparizione dopo La Risurrezione), il quale li invitò a gettare le reti  da un altro lato e le reti si riempirono di pesci. Proprio in questo luogo Gesù consuma il pesce  assieme ai suoi e soprattutto conferisce il Primato di Pietro: “Se mi ami … pasci!”.Qui si colloca. infatti, l’episodio evangelico del conferimento a Pietro del primato del gruppo degli apostoli e della Chiesa.

Scultura di don Antonio Martini

Una scultura di Padre Andrea Martini ci presenta Gesù risorto che dà il primato a Pietro. In questo luogo i francescani costruirono nel 1933, proprio sopra la scogliera, un santuarietto che contiene una roccia sulla quale Gesù consumò il pesce arrostito.C’è ancora la scala che consentiva all’epoca l’accesso alla riva del lago. Anche Paolo VI nel 1964 volle visitare questo tempietto sopra la scogliera, ricostruito più volte nel corso dei secoli, detto “Mensa Christi”. Non molto distante, sul monte vicino, il Signore pronunciò le Beatitudini e, appena più in alto c’è una chiesa ottagonale che ricorda le otto Beatitudini, dove si domina il lago e in un ambiente suggestivo si celebra la Messa e si rievoca il “discorso del monte”.
Ma torniamo a Cafarnao, un’antica città della Galilea sulle rive nord-occidentali del lago di Tiberiade.

Lago di Galilea

Gesù si vi trasferì e abitò nella casa di Pietro: fu il punto di partenza del suo apostolato, insegnò nella vicina sinagoga e compì molti miracoli (cfr. i vangeli di Luca e Marco), tra i quali la prima risurrezione, quella di una ragazzina di 12 anni, figlia del capo della sinagoga Giairo. Oggi, grazie al lavoro degli archeologi, si può visitare la casa di Pietro, si possono vedere i resti della città-villaggio e della sinagoga poco distante. Nella piazza centrale campeggia la statua di San Pietro. Mentre vivi questi momenti, ti rendi conto che non stai seguendo un itinerario turistico, bensì una revisione della tua vita alla luce del messaggio evangelico.

Giovanni Vecchio

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