“L’Approdo della carità”. Questo il tema che ha caratterizzato la terza edizione della “Festa del mare” svoltasi nel porto turistico dell’Etna di Riposto. L’evento è stato promosso dall’Ufficio diocesano Migrantes (settore Stella Maris), retto da don Marcello Zappalà, e quest’anno ha visto coinvolti per la prima volta gli Uffici diocesani per la Pastorale Giovanile, Ecumenismo e Caritas.
I lunghi viaggi affrontati dai migranti, le loro sofferenze e i pericoli cui vanno incontro: anche il tema proposto per la terza edizione segue quelli proposti dalle scorse edizioni “Sulla barca della fede” e “Sbarchiamo la speranza”.
Fede, Speranza, Carità, sono state ampiamente citate da mons. Domenico Mogavero nel suo intervento rivolto ai presenti a attraverso il quale i presenti sono stati sollecitati a riflettere sulla parabola del buon samaritano: “Un uomo attento non solo all’aiuto immediato del mal capitato ma pronto a prendersene cura anche dopo”, ha detto il vescovo di Mazara del Vallo, delegato C.E.Si per le Migrazioni e per la Carità. Alle sue parole ha fatto eco l’intervento dell’imam di Catania Kheit Adelhafid che ha ricordato all’assemblea una realtà presente tra le popolazioni etiope di lingua Tigre: non esiste la parola “straniero” ma semplicemente “ospite”. “Questa iniziativa è servita anche per promuovere il dialogo interreligioso ascoltando l’altra faccia della medaglia. Oggi l’Isis fa paura e noi la vogliamo affrontare entrando in dialogo con la parte buona dell’Islam”, ha affermato don Marcello Zappalà.
Momento culminante della serata è stato l’arrivo sul palco della Madonna di Loreto portata a spalla dai giovani della Diocesi. Si tratta della stessa effigie che sarà portata dagli italiani insieme alla croce di San Damiano alla prossima GMG 2016 di Cracovia.
Pina Maccherone