Acireale / Elezione Santa Venera a patrona della città

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Acireale Santa Venera

Mercoledì 22 gennaio, nella cappella di Santa Venera della Basilica-Cattedrale di Acireale, è stata celebrata una Messa solenne, presieduta dall’arciprete parroco, can. Mario Fresta. Questo nel ricordo del 369° anniversario dell’elezione di Santa Venera a patrona di Acireale. Hanno partecipato alla funzione il sindaco di Acireale, il presidente del consiglio comunale e alcuni rappresentanti della giunta e del consiglio. Il 22 gennaio 1651 alcune reliquie della Santa giunsero ad Acireale, accolte da una solenne processione dalla chiesa di Gesù e Maria (in via Dafnica, ndr) sino alla Matrice Chiesa, oggi Basilica Cattedrale. Al termine della processione si tenne un pubblico consiglio, i cui 335 membri unanimemente deliberarono di nominare Santa Venera patrona della città.

Le parole di Don Mario sull’elezione di Santa Venera, patrona di Acireale

Santa Venera, nostra patrona – ha detto don Mario Fresta, cappellano della deputazione, nel corso della sua omelia – ci è vicina, ci è sorella, amica, ci protegge nel pellegrinaggio della vita alla sequela di Cristo Gesù. La sua compagnia ci attesta che non siamo soli, non siamo abbandonati. Come Santa Venera, noi abbiamo la certezza che Dio ci ama. Questa è la bella notizia che illumina di speranza ogni piega della nostra vita, anche le incertezze economiche e sociali, le crisi personali e familiari”.

Acireale / Ulteriori commenti riguardo l’elezione di Santa Venera come patrona della città 

Al termine della S.Messa, prima della solenne benedizione con le sacre reliquie, la presidente del consiglio comunale, dott.ssa Sonia Abbotto, ha preso la parola per la commemorazione ufficiale. Ribadendo il legame storico tra la città e la sua patrona, ha ricordato la necessità di eseguire il restauro dell’artistica cappella, invitando in tal senso l’amministrazione a provvedere ai necessari lavori. L’auspicio di tutti è che ciò avvenga al più presto per tutelare l’importante monumento e i preziosi affreschi dei fratelli Filocamo (primi ‘700).

Guido Leonardi

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