Focus sull’Ente Comune 6 / Enti locali, tra rischi strutturali e nuove opportunità digitali

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Enti locali tra rischi strutturali e nuove opportunità digitali

I Comuni italiani si trovano oggi al centro di una sfida cruciale: da un lato devono affrontare rischi crescenti legati alla sostenibilità economico-finanziaria e alla scarsità di risorse umane; dall’altro possono cogliere importanti opportunità offerte dalla transizione digitale e dal quadro normativo post-pandemico. Questo scenario interessa l’intero territorio nazionale, con particolare incidenza sui piccoli Comuni, ed è il risultato di trasformazioni legislative e investimenti avviati negli ultimi anni, specialmente in seguito alla pandemia e al varo del PNRR. Vediamo nel dettaglio rischi e prospettive.

Bilanci comunali in sofferenza: una minaccia strutturale

La principale minaccia per la “sopravvivenza” amministrativa dei Comuni è rappresentata dalla contrazione dei bilanci. La riduzione dei trasferimenti correnti da parte dello Stato e il calo delle entrate tributarie, voci fondamentali del Titolo 1 e Titolo 2 del bilancio, hanno messo in difficoltà soprattutto i piccoli enti, sotto i 10.000 abitanti.

Per compensare questa carenza, molti Comuni ricorrono a una sovrastima delle entrate nella voce “Accertamenti”, per pareggiare i pagamenti previsti. Tuttavia, questa strategia porta spesso a una revisione forzata del bilancio nell’ultimo trimestre, con tagli che colpiscono settori fondamentali come i servizi sociali, l’istruzione o la manutenzione del territorio. Il rischio finale è il disavanzo, che, se non sanato con il bilancio consuntivo, può portare persino allo scioglimento del Comune, come previsto dall’art. 141 del TUEL.

Il blocco delle assunzioni: un ostacolo alla rigenerazione amministrativa

Un altro elemento critico è il blocco temporaneo delle assunzioni introdotto dalla Legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024). La norma impone ai Comuni con più di 20 dipendenti un limite alla spesa del personale, che non può superare il 75% della spesa sostenuta per il personale cessato nel 2024.

Questo freno rischia di congelare il ricambio generazionale e ostacolare l’ingresso di nuove figure professionali, fondamentali per far fronte alla crescente complessità dei processi gestionali e digitali degli enti locali. Anche se la misura è temporanea, rinvia di fatto al 2026 una piena capacità assunzionale.

Enti locali / PNRR e opportunità digitali: tempo da non sprecare

Se la pandemia ha portato a un crollo della capacità amministrativa, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha avuto il merito di rilanciare l’importanza degli enti locali, finanziando interventi attesi da anni. Due ambiti in particolare sono stati potenziati: la digitalizzazione e il rafforzamento della pubblica amministrazione.

L’obbligo di digitalizzare atti e procedimenti, come nel caso del PIAO (Piano Integrato di Attività e Organizzazione), ha segnato un cambio di paradigma. Nato dall’art. 6 del D.L. 80/2021 e operativo dal 1° luglio 2022, il PIAO ha sostituito una serie di piani frammentari, semplificando la governance amministrativa.

Enti locali / Strumenti gestionali più efficienti: software e piattaforme digitali

L’ammodernamento digitale ha trovato riscontro anche nei nuovi sistemi informativi adottati da numerosi Comuni. Software house come Maggioli, Halley e Finmatica hanno rilasciato piattaforme avanzate, come EVO (erede di SICRA), con interfacce web user-friendly, capaci di snellire le attività degli uffici.

In parallelo, l’adozione di modelli di E-Government e l’adeguamento al nuovo Codice degli Appalti (D.Lgs. 36/2023) hanno accelerato la digitalizzazione dei procedimenti di gara. La “casa di vetro” della PA, come oggi viene chiamata, punta su tracciabilità e trasparenza.

Intelligenza artificiale e formazione su opportunità digitali: il futuro è adesso

Un ulteriore fronte di innovazione è rappresentato dall’intelligenza artificiale. L’AGID, con il libro bianco “L’intelligenza artificiale a servizio del cittadino”, ha tracciato le prime linee guida già dal 2018, avviando progetti pilota in Comuni come Pisa e Piacenza.

Oggi l’IA viene utilizzata non solo per l’automazione dei processi, ma anche per la formazione del personale, grazie a piattaforme come Syllabus, che offre corsi specifici su transizione digitale, sicurezza, anticorruzione e gestione documentale. Il formato asincrono consente agli enti di aggiornarsi in modo flessibile ed efficace.

Reclutamento semplificato: la nuova piattaforma INPA

Una delle eredità positive del post-pandemia è l’introduzione della piattaforma nazionale www.inpa.gov.it per il reclutamento nella pubblica amministrazione. Strumento che centralizza i concorsi e rende trasparente ogni fase del processo ha facilitato l’accesso alle selezioni e semplificato l’iter burocratico.

La sospensione temporanea della seconda prova scritta fino al 2026 e la possibilità di prove online sono misure che hanno ridotto i tempi di selezione, permettendo ai Comuni di rispondere più rapidamente ai propri fabbisogni.

Trasformare le criticità in slancio per il futuro

Gli enti locali si muovono su un crinale complesso, tra minacce strutturali e nuove opportunità. Il calo delle risorse e i limiti assunzionali restano problemi concreti, ma la digitalizzazione, i fondi PNRR, l’intelligenza artificiale e le riforme nei meccanismi di selezione rappresentano leve decisive per il rilancio. Occorre visione, competenza e coraggio. Solo in questo modo i Comuni potranno evolversi da centri amministrativi affaticati a protagonisti di innovazione, sostenibilità e prossimità.

Gianfranco Castro