F1: Kimi, un italiano nella storia

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Tra weekend sempre più cupi per le Rosse in F1, ecco uno spiraglio di luce per l’Italia dal pilota bolognese Andrea Kimi Antonelli che entra nella storia della F1 diventando il poleman più giovane della storia

In questi primi fine settimana pazzi della stagione di F1, tra le McLaren con l’auto più veloce ma che non riescono a concretizzare il vantaggio in punti, RedBull che tra mille cambi sembra essersi stabilizzata con Tsunoda come compagno di Verstappen che sembra guidare un’auto diversa e la Ferrari che sembra non essere stata capace di fornire un’auto da corsa a due ottimi piloti, ecco sbucare da casa Mercedes un rookie che è l’unico che sta riuscendo ad emergere e che riesce a dare qualche gioia a noi tifosi della penisola azzurra: Andrea Kimi Antonelli, alias AKA.

L’arrivo in F1

Nato il 25 agosto 2006 a Bologna, Kimi Antonelli è un pilota cresciuto nella scuderia Mercedes fin dal 2019. Dopo aver vinto la Formula 4 ADAC, la Formula 4 italiana e i FIA Motorsport Games nella categoria Formula 4 nel 2022 e la Formula Regional Middle East e la Formula Regional Europea nell’anno successivo, nella stagione 2024 corre in Formula 2 con la Prema, saltando la Formula 3. La stagione termina con il sesto posto nella classifica piloti e l’annuncio del passaggio in Formula 1 a partire dalla successiva stagione. L’ancora diciassettenne Antonelli, infatti, è scelto dal team tedesco e, soprattutto, da Toto Wolff per sostituire nientepopodimeno che Lewis Hamilton, il pilota che ha contribuito a rendere grande la Mercedes, a partire dalla stagione appena iniziata dopo che il britannico aveva annunciato il suo passaggio alla scuderia di Maranello.

E così, ignorando le critiche di chi pensava che il team principal della scuderia di Berkley stesse rischiando troppo ingaggiando un pilota senza esperienza in F1, Toto Wolff decide, tra i tanti piloti con esperienza liberi..

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