Canto al Vangelo domenica 11 maggio ( Gv 10,14 )
Alleluia, alleluia. Io sono il buon pastore, dice il Signore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me. Alleluia
Vangelo domenica 11 maggio ( Gv 10,27 – 30 )
In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.
Io dò loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano.
Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».
Parola del Signore
Riflessione sul vangelo di domenica 11 maggio
La Liturgia di questa quarta domenica di Pasqua, presenta il brano del vangelo di Giovanni nel racconto di Gesù, buon Pastore.
Il brano del Vangelo inizia con l’immagine di Gesù che ai suoi discepoli si presenta come il buon Pastore, dicendo loro: “Le mie pecore conoscono la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono”.
Con queste parole Gesù descrive il rapporto che c’è tra Lui e coloro che diventano suoi discepoli.
Il discepolo di Gesù Cristo è colui che ascolta la sua Parola, riconosce la sua voce e si mette alla sua sequela con fedeltà e amore.
La vita cristiana è una vita interamente vissuta nell’ascolto della Parola di Dio e nell’annuncio del Vangelo di Gesù Cristo, morto e Risorto per la salvezza del mondo.
Gesù, infatti, è il buon Pastore che dona la sua vita per le sue pecore, come Gesù stesso dice nel brano del Vangelo: “ Io dò loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano”.
La vita del cristiano deve essere interamente vissuta nella preghiera, luogo dentro il quale si vive il dialogo intimo con Dio e luogo dentro il quale il cristiano può riconoscere la voce di Dio che parla al suo cuore. Come canta il Canto Alleluiatico di questa Domenica: “Io sono il buon pastore, dice il Signore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me”.
Letizia Franzone