Cultura e tradizioni / Apre a Catania la nuova sede della Fondazione Kalòs

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Fondazione Kalos

Cultura e tradizioni a Catania, con una novità che sarà concretizzata nei prossimi giorni. Infatti, « la Fondazione Kalòs – Antichi mestieri darte – informa un comunicato stampa – è pronta ad aprire le porte della sua nuova sede, con l’inaugurazione del suo piccolo Museo delle collezioni di arti decorative e applicate”.

L’appuntamento è per domenica prossima 4 maggio 2025, alle ore 17,30. Quando da via Luigi Capuana, il museo dedicato alla cultura e alle tradizioni catanesi e siciliane si sposterà in via Conte Ruggero 79. Qui ci sono spazi più ampi (oltre duecento metri quadrati di spazio espositivo), nuove collezioni, massima accessibilità. E nuove possibilità per condividere, con chi lo vorrà, la passione per la storia della città etnea.

Si tratta di una struttura culturale privata che si può considerare come una vera e propria donazione alla città di Catania e ai catanesi. Uno spazio attraverso il quale “si intende raccontare, preservare e valorizzare un patrimonio artistico e artigianale condiviso”.Museo Fondazione Kalòs

La Fondazione Kalòs è stata fondata nel 2021

La Fondazione Kalòs – Antichi mestieri d’arte, è stata fondata nel 2021 a Catania dai coniugi Renato D’Amico e Anna Calderone,  insieme al figlio Giovanni Andrea. E già dal primo anno di vita si è distinta per le tante attività culturali e artistiche promosse. Attività “legate alla conservazione e alla diffusione del patrimonio artigianale locale, in collaborazione con enti pubblici, privati e realtà del Terzo Settore”. Ora, la Fondazione sta per effettuare un altro passo.

“Io e la mia famiglia – spiega il prof. Renato D’Amico nella nota stampa – consideriamo questo come un regalo alla città. La valorizzazione del nostro patrimonio artigianale, che è un elemento fondamentale dell’identità siciliana in generale e catanese in particolare. È un patrimonio che è e deve restare di Catania ed è aperto a tutti”.

Un piccolo museo di oggetti di valore simbolico e culturale

Ma cosa contiene il piccolo museo? Si tratta di collezioni di oggetti, anche molto diversi tra loro, accomunati da un valore simbolico e culturale. Strumenti musicali a corda catanesi, giocattoli e scuola, bottiglie e bicchieri da rosolio, cartoline, sveglie e orologi meccanici, dischi e apparecchi musicali, carillon, oggetti di uso quotidiano di un’epoca passata. E, ancora, manifesti, coperture di soffitti liberty. Oggetti che si possono definire comuni, gran parte dei quali di uso quotidiano.

L’obiettivo – aggiunge il prof. D’Amico – non è solo quello di contemplare il bello, ma anche di ricostruire quell’orgoglio e quella conoscenza del nostro patrimonio culturale di beni materiali e immateriali,  in un’ottica di difesa e valorizzazione del bene comune.
Per questo l’inaugurazione è aperta a tutti. Con la speranza di riscoprire insieme alcuni fra i tratti più significativi della nostra identità, a fondamento del senso civico e di un’autentica cittadinanza attiva.
La storia ci insegna, infatti, quanto stretta sia la relazione tra le politiche culturali e quelle sociali. Noi cittadini siamo chiamati a conservare e difendere quello che abbiamo ricevuto dai nostri progenitori, e che ci appartiene storicamente, per poterlo trasmettere a nostra volta alle generazioni successive”.

Un esposizione che valorizza l’abilità artigianale

Quello che emerge con continuità e chiarezza dalle collezioni esposte è l’abilità artigianale, che si manifesta, nel rispetto della missione della Fondazione Kalòs, nel percorso espositivo. Abilità artigianale che si conferma come uno dei tratti distintivi dell’identità siciliana.

“Una capacità riconosciuta e apprezzata a livello internazionale, che ha saputo unire tecnica e immaginazione fino a confondersi, in alcuni casi, con le cosiddette arti maggiori. Un patrimonio, materiale e immateriale, che la Fondazione si impegna a custodire e trasmettere alle generazioni future”.

Nel programma dell’inaugurazione è previsto anche un accompagnamento musicale a cura degli strumentisti Giorgio Maltese e Pasqualino Cacciola.

E già da lunedì 5 la Fondazione Kalòs è pronta ad accogliere idee e proposte per realizzare laboratori, esposizioni temporanee, momenti dedicati ai più piccoli, in un’ottica di condivisione totale.

                                                                    Maria Pia Risa

 

L’ingresso al Museo della Fondazione Kalòs – Antichi mestieri darte – informa il comunicato stampa è gratuito, ma chi vuole può effettuare una donazione per contribuire al suo sostentamento. Infine, è possibile donare il proprio 5×1000 inserendo nel Modello Redditi Persone Fisiche il codice fiscale 93240200878.