Poesia / Petali… di parole, viaggio tra sentimenti ed emozioni

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Abbiamo chiesto a Rosa Maria Garozzo, socia dell’Università Popolare Giuseppe Cristaldi (Upgc), di Acireale di illustrare lo svolgimento della rassegna di poesie “Petali… di parole”, di cui è stata componente di giuria e conduttrice. Manifestazione organizzata dalla stessa Upgc.
Pubblichiamo la sua cronaca.

La rassegna, riservata ad iscritti e soci dell’associazione, si è svolta nella sala multimediale dell’Istituto San Luigi di Acireale. Anche questa seconda edizione ha registrato una larga partecipazione di poeti e di pubblico che ha seguito con entusiasmo l’evento.

La giuria, guidata dalla poetessa Lina Palmieri, era composta dal presidente Upgc Saro Bella, dalle componenti del direttivo Lella Costa e Giovanna Di Bella, e dalla socia Rosa Maria Garozzo.
Le 20 poesie pervenute, in base al contenuto sono state divise in 3 aree: “La bellezza del creato” con un totale di 9 poesie, 2 componimenti hanno avuto per tema la “Pace”.
Infine “l’Amore” nelle sue diverse declinazioni è stato protagonista delle rimanenti 9 poesie.

Saro Bella e Rosa Maria Garozzo
Il presidente dell’Upgc Saro Bella e Rosa Maria Garozzo

Un’ampia offerta formativa all’Upgc

In questi anni l’Upgc, non solo ha ampliato il numero dei corsi offerti agli iscritti, ma soprattutto li ha diversificati. Accanto ai tradizionali corsi di letteratura classica e moderna, storia, lingue straniere, sono iniziati quelli di disegno, pittura anche su ceramica, ballo, scacchi, economia, medicina e salute, e altri ancora.
Un’ offerta formativa che non solo migliora le capacità del sapere, ma che affina anche quella del saper fare concreto, e del saper essere, attraverso l’educazione dei sentimenti e delle emozioni.

Prima della nascita della scrittura, la poesia e la musica sono state le due espressioni artistiche, alle quali i popoli hanno affidato l’espressione dei propri sentimenti. E così è continuato nei millenni e secoli successivi. La poesia è, infatti, un concentrato di sentimenti, emozioni, desideri, delusioni, paure, dolori, amori…  riassunti in poche righe, anzi versi. Ed è proprio quello che i “poeti” dell’UPGC, hanno espresso e condiviso con i presenti.

Il presidente Saro Bella ha salutato i presenti, sottolineando la numerosa partecipazione all’iniziativa, e ringraziato Lina Palmieri per il suo professionale contributo. Lella Costa promotrice dell’evento, insieme a Giovanna Di Bella, ha ricordato come la poesia alleggerisca il cuore e arricchisca la quotidianità.

Gesuele Sciacca e Daniela Greco
Gesuele Sciacca e Daniela Greco hanno eseguito gli intermezzi musicali

Petali di parole…gli intermezzi musicali

Gli intermezzi musicali, com’è consuetudine, sono stati curati dai bravi Gesuele Sciacca e Daniela Greco che hanno proposto quattro brani, in personali elaborazioni. Il primo brano, a conclusione delle poesie raggruppate nell’area “la bellezza del creato”, traeva spunto da alcuni versi del Paradiso di Dante. A seguire, dopo i versi dedicati alla pace, viene proposto il brano tratto dalla poesia di Salvatore Quasimodo “il mio Paese è l’Italia”.  Dopo le poesie dedicate all’ Amore, Daniela Greco si esibisce con un’appassionata e gioiosa interpretazione della poesia “La Danza” scritta da Maria Cumani, attrice, danzatrice, poetessa, nonché moglie di Quasimodo. A conclusione dell’evento, “Fiore di maggio” di Fabio Concato, cantato in coro dai presenti.

Durante la lettura delle poesie qualcuno dei presenti non ha rinunciato ad una silenziosa diretta in streaming da piazza S. Pietro. Si aspettava l’esito della terza fumata, questa volta bianca, ad indicare che il conclave aveva eletto il Papa. La notizia è stata accolta con un applauso di gioia, mista a sollievo e curiosità. Restava il dubbio sul nome e la nazionalità, perché il fumo questo ancora non lo dice. Così, dopo qualche nome pronunciato in sala, saggiamente si è deciso di completare la lettura delle poesie, rimandando l’Habemus Papam, al TG delle 20.Petali di parole i premiati

Petali di parole… in tre sezioni

La bellezza del creato, comprende 9 poesie scritte e titolate:  “Inno alla vita” di Lella Costa, “Solitudine” di Alessandro Cristaldi, “Sogno di primavera” di Cettina Tomarchio, “Squarci di Timpa” di Iole trovato (letta da Giovanna di Bella), Casa Calipso di Antonio Porto (letta con emozione e amore dalla moglie Carmen D’Anna), “Tutte le strade” di Antonella Palermo (letta da Rita Scammacca), “Vicina è la vetta” di Rosa Barbagallo (letta da Giovanna Di Bella), “L’immenso fra la quiete” di Graziella Lo Faro, “La conchiglia” di Elena Pennisi che ha accompagnato i versi con la chitarra.

Le poesie dedicate alla “Pace” sono solo due, ma caratterizzate entrambe da un grande patos. “Desiderio di pace” di Lucia Bella (letta dalla figlia Grazia Pistarà). Grazia ricordando la madre, non è riuscita a trattenere le lacrime, espressione di affetto e di riconoscenza per il grande dono ricevuto. “Lettera di una madre disperata” di Aurora Smeralda Cutuli, una giovanissima poetessa, ancora adolescente, che affida alle parole di una madre disperata per il figlio in guerra, tutto il suo diniego per ogni forma di violenza.Pubblico alla rassegna Petali di parole

Tra i Petali di parole..anche una poesia del direttore de La Voce dell’Jonio

La terza area dedicata alle diverse forme dell’”Amore”, comprende le poesie: “Passione d’amore” di Gaetano Torre. Versi che esprimono con le parole, tutto l’amore e la dedizione che ogni giorno regala alla persona, a lui cara. “lo so già” di Anna Maria Cavallaro, “L’essenza dell’amore”  di Grazia Maugeri (letta da Rita Scammacca), “Ti paleserai” di Lorenzo Wallin, anche lui giovanissimo, alle prese con la scoperta meravigliosa dei sentimenti, “Dove nasce la speranza” di Sara Leotta, “Corda e secchio” di Giuseppe Lagona (letta da Gaetano Torre),  “Petali” di Rosa Palella, ed infine “Patri ranni” di Peppino Vecchio, direttore della Voce dello Jonio. Quella di Vecchio è una poesia-preghiera con la quale si rivolge a San Giuseppe, l’uomo giusto, buono, di sconfinato amore nei confronti di Maria e di suo figlio Gesù. Un modello … per tutta l’umanità autocentrata e piccola.

Conclude la rassegna, Rita Caffo con una composizione dal titolo “Università Popolare, parte seconda”. Qui dà una personale, ironica ed allegra interpretazione di tre corsi da lei frequentati.

L’evento volge alla conclusione: dopo i ringraziamenti, la consegna degli attestati e le foto di gruppo, una lieta sorpresa attende i presenti in cortile: la degustazione del gelato. Dopo di corsa, tutti a casa, per conoscere il nome del nuovo Pontefice. Sarà quello previsto dai bookmakers, o ancora una volta “chi entra papa in Conclave, esce Cardinale?” La risposta ai media.

Rosa Maria Garozzo