Si è tenuta ad Aci Sant’Antonio la cerimonia di inaugurazione del Protocollo d’intesa per la gestione del Bosco di Aci. Protocollo firmato lo scorso novembre dal sindaco di Aci Sant’Antonio, Quintino Rocca, e da quello della Città Metropolitana di Catania, Enrico Trantino, in rappresentanza dell’Area Metropolitana.
Il Bosco, che è stato aperto le scorse domeniche e in occasione dell’1 maggio, – riporta una nota stampa – dopo aver saltato l’apertura ufficiale lo scorso 24 aprile per via del lutto nazionale, ha visto una grande folla radunarsi davanti l’ingresso di via Sacerdote Michele Messina, nella frazione santantonese di Santa Maria La Stella.

Tantissime le associazioni presenti, legate all’ambiente, allo sport, alla protezione civile, all’arte e alla cultura e con loro diversi rappresentanti della istituzioni, con il sindaco, Quintino Rocca, in testa, e poi il referente del Protocollo, Antonio Di Stefano, diversi deputati regionali, numerosi politici locali e i tecnici legati alla Città Metropolitana di Catania. Tutti a testimoniare il valore di un luogo secolare che viene restituito alla collettività.
Personaggi di aree politiche diverse si sono impegnate per il Bosco di Aci
Prima del taglio del nastro che ha dato ufficialmente il via alla nuova stagione del Bosco di Aci, il primo cittadino santantonese è intervenuto ricordando l’importanza storica e culturale di quest’area per l’intero territorio etneo, sottolineando come “la riconquista di questo tesoro ambientale sia stata frutto di battaglie politiche che hanno visto insieme personaggi di aree di riferimento diverse, da sinistra a destra”.
Con lui il referente del Protocollo, Di Stefano, ha sottolineato come una giornata simile sia importante “per non perdere la memoria di un luogo del quale già parlava Ovidio, e che era ritenuto quasi sacro”.
>Il delegato del sindaco della città metropolitana di Catania, Ivan Albo, che ha avuto un ruolo importante nella definizione dell’aspetto burocratico legato al lungo iter che ha portato alla collaborazione fra Comune e Area Metropolitana, ha ricordato “l’impegno del sindaco Trantino, anche nel reperimento delle somme che serviranno a ridare splendore a quella meravigliosa struttura che è il casale Boscarino, all’interno del Bosco”.
Sono state ben cinquantamila le piantumazioni di nuove querce, ha ricordato l’architetto Rosario Leonardi, Direttore Ambientale legato all’area Metropolitana, a sottolineare la vastità di un luogo che, come ha ricordato Rocca, “non è un parco, non è una villetta comunale, ma è un bosco. Addirittura un’area SIC, cioè un Sito di Importanza Comunitaria, e come tale va tenuto in considerazione.
Dobbiamo ricordarci, e dobbiamo ricordare a chi si reca qui, che prima di tutto viene il bosco. Noi faremo quanto nelle nostre possibilità, coadiuvati da quella straordinaria rete di associazioni che fa vivere il territorio e che a volte riesce ad arrivare dove non arriva la politica, per fare in modo che venga messo nelle condizioni migliori”.