Diocesi / Domenica 29 quattro seminaristi faranno un altro passo verso il sacerdozio

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Come già avvenuto negli ultimi due anni, anche il prossimo anno liturgico, che avrà inizio con la messa vespertina della prima domenica di avvento, vedrà la Chiesa diocesana raccolta in preghiera attorno al suo vescovo nella Basilica Cattedrale di Acireale. Infatti sabato 29 novembre, alle ore 18.30, la messa presieduta dal vescovo, mons. Raspanti, sarà una grande veglia di attesa che aprirà il nuovo anno liturgico e, in particolare, il tempo di avvento che si caratterizza proprio per la sua spiritualità che invita alla vigilanza e all’attesa del Signore che viene.

Gli accoliti
Gli accoliti
I lettori
I lettori

Nel contesto della veglia di avvento quattro giovani seminaristi compiranno un passo in avanti verso il sacerdozio, grazie al conferimento dei ministeri. Saranno istituiti accoliti i seminaristi del 5° anno Rosario Pappalardo, della parrocchia “S. Antonio di Padova” di Monterosso Etneo e Andrea Sciacca, della parrocchia “Maria SS. della Catena” di Aci Catena. Riceveranno il ministero del lettorato i seminaristi del 4° anno Andrea Grasso, della parrocchia “S. Camillo” di Giarre e Arturo Grasso, della parrocchia “S. Maria degli Angeli” di Acireale.
I ministeri costituiscono per i seminaristi un momento forte della loro formazione: sono ulteriori riconoscimenti ecclesiali della bontà del loro cammino, sono effusioni di grazia che rafforzano i candidati nella perseveranza, sono le occasioni per focalizzare l’attenzione sui capisaldi della vocazione sacerdotale, la Parola di Dio (il lettorato) e l’Eucaristia (l’accolitato), sono abilità che avvicinano i futuri presbiteri alla vita liturgica e pastorale della vita sacerdotale.
L’avvento ci invita ad aspettare con fede e invocare nella speranza la venuta del Signore. Egli certo non tarderà. Per i quattro seminaristi istituendi accoliti e lettori la promessa del Salvatore si adempie in modo tangibile. A loro il compito di corrispondere a tanta grazia con la fedeltà al cammino vocazionale intrapreso.

 

                                                                                                                                           don Alfio Privitera

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