Acireale/ Alla biblioteca Zelantea incontro sulla “Crisi dei partiti e riforma della legge elettorale”

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L’incontro, organizzato dall’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici, dal Lions Club e dalla Diocesi di Acireale, nella sala Cosentini della Biblioteca Zelantea di Acireale, sullo scottante tema della “Crisi dei partiti e riforma della legge elettorale”, è di alto spessore socio-culturale.
In apertura, il saluto del presidente dell’Accademia, Giuseppe Contarino, che evidenzia la gravità di una crisi endemica, e il saluti del giudice Pietro Currò, presidente del Lions, che con un riferimento alla nuova legge elettorale, l’”Italicum”, si chiede se sia possibile una democrazia rappresentativa senza partiti, con un futuro imprevedibile.
Molto circostanziata e fluida la parola del moderatore, il giornalista Nino Milazzo, e dei due insigni professori – Oreste Massari, ordinario di Scienza della Politica nell’ Università  “La Sapienza” di Roma, e Agatino Cariola, ordinario di Diritto Costituzionale nell’Università di Catania.
Una discussione aperta dei tre illustri esperti sul panorama politico attuale, poggiante anche su vari excursus di carattere socio-politico e su compromessi che rilevano le anomalie della storia d’Italia. Dal connubio ottocentesco Cavour-Rattazzi fino alla formazione dei partiti; dal trasformismo della sinistra a Giolitti con il suo progetto del modello inglese per l’Italia, tentativo venuto meno con l’esperienza fascista. Viene alla ribalta la complessità dei partiti della prima Repubblica: da una parte, i partiti che organizzano le masse, dall’altra i partiti d’élite. Campeggia la figura di De Gasperi e si affermano persone di elevatissima cultura, che avevano sfidato il carcere, nell’intento di agire con consapevolezza, grazie alle proprie qualità morali.
In seguito, altri personaggi, altri eventi; la democrazia bloccata, senza alternanze, la guerra fredda in Europa. Si staglia la storia sconvolgente degli anni dal ’95 fino a Renzi. Si discute sul groviglio di partiti e sugli ostacoli all’attuazione di una vera democrazia: appaiono tutti i risvolti della riforma del 2005 con l’abolizione della possibilità di eleggere i propri deputati; i nove anni del “Porcellum” di Roberto Calderoli e l’attesa dichiarazione d’incostituzionalità della Consulta nel dicembre 2013. Lo strapotere dell’economia e la problematica connessa con la fragilità dei partiti è il discorso dei nostri giorni: dalle contrapposizioni si passa al consociativismo, senza responsabilità; il sistema cristallizza la situazione esistente; il problema della personalizzazione, in fondo, c’è sempre stato. La tensione per la conservazione del bipolarismo fa scaturire l’”Italicum”: la novità sarà sorprendente, se il bicameralismo sarà superato. Un piccolo dibattito chiude l’interessante serata.

                                                                   Anna Bella.

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