L’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici di Acireale, nel corso di un’apposita cerimonia nella sala C. Cosentini della Biblioteca Zelantea, ha conferito il diploma e dato il benvenuto a un nuovo socio effettivo e a quattordici nuovi soci corrispondenti, tutti con un curriculum di alto profilo sul piano culturale e professionale.
Il presidente dell’Accademia dott. Michelangelo Patanè ha rivolto il saluto mentre il segretario generale prof. Francesco Calì ha coordinato il cerimoniale. I vice presidenti di settore hanno illustrato la figura di ciascun nuovo socio ammesso nello storico sodalizio.
L’ing. Giuseppe Rossi ha presentato gli ammessi alla classe “Scienze naturali, fisiche, matematiche, agrarie” a cominciare dal nuovo socio effettivo prof. Stefano La Malfa e a seguire i soci corrispondenti dott. Salvatore Caffo, arch. Gesualdo Campo, prof. Mario D’Amico e prof.ssa Alessandra Gentile.
Il vice presidente prof. Stefano Figuera ha introdotto i soci corrispondenti per la classe “Scienze morali, filosofiche, storiche, giuridiche, sociali”: prof. Maurizio Caserta, dott. Angelo Costanzo, dott. Pietro Figuera e prof. Daniele Malfitana.
Infine, il vice presidente della classe di “Lettere e Belle arti” mons. Giovanni Mammino ha illustrato il curriculum dei professori don Antonio Agostini e don Salvatore Alberti, nonché dei prof. Antonino Alibrandi, Salvatore Licciardello, Santo Daniele Spina e Vittorio Ugo Vicari.
Nuovi soci all’Accademia degli Zelanti
Il presidente Patanè ha invitato tutti a partecipare alla vita dell’Accademia con le loro proposte, la presenza agli eventi culturali e attraverso contributi culturali.

A conclusione della cerimonia è stato presentato il volume edito dalla stessa Accademia “Acireale. Racconto di fatti, testimonianze, ipotesi, <si dice> dal Cinquecento al Novecento”, curato dal socio effettivo avv. Felice Saporita e che raccoglie scritti vari del prof. Cristoforo Cosentini, che fu ordinario di Diritto Romano e preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Catania e indimenticato presidente dell’Accademia.
Egli dedicò tante pagine alla sua amata Acireale, oggi non facilmente reperibili e che meritano di essere riproposte e meditate. L’ing. Giuseppe Rossi, su delega di Saporita, impossibilitato ad intervenire, ha curato l’introduzione. Il saluto è stato portato dal notaio Paolo Saporita, figlio del curatore dell’opera, e l’illustrazione del contenuto del volume è stata curata del nuovo socio prof. Salvatore Licciardello.
Giovanni Vecchio