Città metropolitane. Approvato all’Ars il disegno di legge

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Assemblea Regionale Siciliana

Il governo Crocetta, con l’assessore alla Funzione pubblica, Patrizia Valenti, ha approvato un disegno di legge, già inviato all’Ars (Assemblea Regionale Siciliana), che prevede inizialmente la costituzione di tre aree metropolitane e che con l’adeguamento amministrativo allo Statuto Siciliano, diventeranno anche “Città Metropolitane”.

Patrizia Valenti
Patrizia Valenti

Attorno alle due denominazioni, è nata una confusione tale che non si riesce più a distinguerne le caratteristiche politico amministrative e così, abbiamo pensato a chiarire un po’ le idee. In breve, secondo quando previsto dall’art. 19 della legge regionale n. 9 del 1986, “Caratteri delle aree metropolitane”, “possono essere dichiarate aree metropolitane le zone del territorio regionale che presentino le seguenti caratteristiche: a) siano ricomprese nell’ambito dello stesso territorio provinciale; b) abbiano, in base ai dati ISTAT relativi al 31 dicembre dell’anno precedente la dichiarazione, una popolazione residente non inferiore a 250 mila abitanti; c) siano caratterizzate dall’aggregazione, intorno ad un comune di almeno 200 mila abitanti, di più centri urbani aventi fra loro una sostanziale continuità di insediamenti; d) presentino un elevato grado di integrazione in ordine ai servizi essenziali, al sistema dei trasporti e allo sviluppo economico e sociale”.

L’art. 20, “Individuazione e delimitazione dell’area metropolitana”, spiega che: “L’individuazione dell’area metropolitana e la relativa delimitazione è effettuata, anche su richiesta degli enti locali interessati, con decreto del Presidente della Regione, previa delibera della Giunta regionale, adottata su proposta dell’Assessore regionale per gli enti locali. A tal fine la relativa iniziativa è preventivamente sottoposta a cura dell’Assessore regionale per gli enti locali all’esame degli enti locali interessati che non abbiano promosso la richiesta di cui al comma precedente, i quali possono esprimere il proprio parere entro il termine di sessanta giorni dal ricevimento. Decorso infruttuosamente tale termine, si prescinde dal parere”. A chiudere il profilo tecnico delle aree metropolitane c’è poi l’art. 21,Funzioni dell’area metropolitana, il quale evidenzia che “le province regionali comprendenti aree metropolitane, oltre alle funzioni indicate negli articoli precedenti, svolgono, nell’ambito delle predette aree, le funzioni spettanti ai comuni in materia di: a) disciplina del territorio, mediante la formazione di un piano intercomunale; b) formazione del piano intercomunale della rete commerciale; c) distribuzione dell’acqua potabile e del gas; d)trasporti pubblici; e) raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani”. In pratica, i comuni ricadenti in tali aree, perdono di fatto sindaco e consiglio comunale in cambio di un rappresentate della municipalità eletto dagli abitanti della municipalità stessa. Altro discorso per le Città metropolitane, enti territoriali di governo (come Comuni e Province) a cui, con la riforma del Titolo V della Costituzione, viene riconosciuta una forma territoriale governativa della Repubblica al pari di Stato, Regioni, Province e Comuni.

Assemblea Regionale Siciliana
Assemblea Regionale Siciliana

Le città metropolitane, sono quindi dei veri e propri enti autonomi, dotati di propri statuti, poteri e funzioni. Siamo quindi in presenza di un ente locale dotato non solo di autonomia amministrativa e finanziaria, ma anche di autonomia politica. Teoricamente, le istituende città metropolitane sostituiscono le Province, sopprimendole ed assorbendone funzioni e competenze, evidenziando così una notevole differenza con l’area metropolitana che, non solo non sopprime le Province regionali ricadenti nel territorio dell’area metropolitana, ma ne potenzia le funzioni amministrative sottraendoli ai Comuni. Il decreto sostenuto dall’attuale governo Crocetta prevede un adeguamento allo statuto in più step, partendo dalla costituzione delle aree metropolitane, per poi istituire i liberi consorzi ed infine definire le città metropolitane. Tutto molto interessante, nella speranza che il progetto rispetti gli ordinari spazi di democrazia rappresentativa riconosciute alle comunità locali, integrandosi ed interagendo proficuamente, e diventando vero volano di una ripresa isolana oggettiva.

Dario Liotta

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