Da 0-2 a 2-2, l’Acireale rimane in Serie D. Ci mette il cuore, l’undici granata, e l’orgoglio, un mix decisivo per vincere l’ultima battaglia. Bastava un pari per avere ragione del Città di Sant’Agata e salvare la categoria e il pari è arrivato alla fine di 120 soffertissimi minuti che hanno tenuto a lungo con il fiato sospeso il pubblico dell’Aci e Galatea.
Granata propositivi in avvio, e due buone occasioni per Dampha e Mokulu
Senza Chianese (il tecnico è stato sollevato dall’incarico dopo la sconfitta di Locri) e con Gianluca Russo in panchina, l’Acireale si schiera in avvio con due esterni inediti, Capogna, ex Sant’Agata peraltro, e Andreassi e con Mokulu al centro della linea d’offesa. E’ abbastanza propositivo l’undici di casa tanto da riuscire a insidiare in due occasioni la retroguardia ospite: Dampha, dalla distanza, colpisce (8′) il palo destro della porta di Cannizzaro prima che Mokulu, imbeccato da Iuliano, manchi, di testa, il bersaglio da posizione favorevole.
Sant’Agata in vantaggio con un piazzato del talentuoso Catalano: 0-1, l’Acireale trema
Bene in vista l’Acireale, diresti, se il Sant’Agata, che è obbligato a vincere, non fosse lesto a sfruttare la prima occasione utile per spezzare l’equilibrio. Catalano, l’elemento di più elevata cifra della formazione tirrenica, sfrutta al meglio un piazzato e attinge il sette della porta di un incredulo Zizzania. Ospiti in vantaggio e Acireale in affanno. Perde smalto l’undici di casa e, a mano a mano che i minuti scorrono, fatica a dare un senso al proprio gioco. La partita, insomma, la fa il Sant’Agata che, con lo stesso Catalano, al 35′ impegna ancora Zizzania.
Raddoppio del Sant’Agata avvio di ripresa, Acireale sotto di due gol e sferzato dalla contestazione: è finita?
Russo prova a scuotere i granata. Vasil su Damcevsky e Nardo su Andreassi subito dopo il riposo, ma l’Acireale ancora non decolla. E’ anzi il Sant’Agata a farsi pericoloso con un colpo di testa d Dorato (palo pieno) prima che Abbate, di testa pure lui, giri in gol un altro piazzato di Catalano. Acireale sotto di due gol, sferzato dalla contestazione che rischia di travolgere tutto e tutti: è finita davvero?
I cambi di Russo premiano i granata: Vasil accorcia e Mokulu pareggia quasi al 90′: l’Acireale salva la Serie D
Succede, invece, quello che non t’aspetti. I nuovi cambi di Russo (Romano su Paglia, Sueva su Capogna) catalizzano la risposta della squadra. Vasil in mischia trova il guizzo giusto e accorcia. Sull’1-2, con una decina di minuti da giocare, tocca a Di Mauro rilevare Piccolo e il ragazzo assicura buoni contributi alla causa. E il pareggio arriva, proprio allo scoccare del 90′ minuto, grazie a Mokulu: 2-2, chi ci avrebbe mai creduto? Restano i supplementari, e gli ultimi sussulti di un Città di Sant’Agata generosissimo ma incapace ormai di incidere: il risultato non cambia, il 2-2 finale premia l’Acireale e lo conferma in Serie D.
Giovanni Lo Faro