Dichiarazione dei redditi: le novità del modello 730/2025

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Dichiarazione redditi modello 730

L’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento ufficiale del 10 marzo 2025, ha approvato il nuovo modello 730/2025, strumento fondamentale per la dichiarazione dei redditi delle persone fisiche residenti in Italia, aggiornato con misure di semplificazione fiscale e nuove disposizioni normative, in vigore per la campagna dichiarativa che si apre il 30 aprile e termina il 30 settembre 2025. L’obiettivo è rendere il sistema più equo, intuitivo e adatto alle esigenze di un Paese in trasformazione economica e sociale.

IRPEF semplificata: da quattro a tre scaglioni

La novità più attesa riguarda l’IRPEF, l’imposta sul reddito delle persone fisiche. Dal 2025, gli scaglioni si riducono da quattro a tre, con un’aliquota unica del 23% per i redditi fino a 28.000 euro. In precedenza, questa fascia era divisa in due: il 23% per i primi 15.000 euro e il 25% per quelli tra 15.001 e 28.000. Gli altri due scaglioni rimangono invariati: 35% per i redditi tra 28.001 e 50.000 euro, e 43% oltre questa soglia.

Questa misura, in apparenza tecnica, produce effetti concreti. Un lavoratore con reddito annuo lordo di 28.000 euro otterrà un risparmio netto annuo di circa 260 euro, ovvero circa 20 euro mensili per 13 mensilità. Non si tratta di una rivoluzione fiscale, ma di un primo segnale di alleggerimento per le fasce medie.Dichiarazione redditi modello 730

Più detrazioni per i lavoratori dipendenti

In parallelo alla riforma degli scaglioni, aumentano le detrazioni per i lavoratori subordinati. L’importo passa da 1.880 a 1.955 euro, con un beneficio netto di circa 75 euro annui. È importante precisare che questa maggiorazione non riguarda i redditi da pensione, né quelli assimilabili (es. assegni di reversibilità). È dunque un intervento mirato a favorire chi è attivo nel mondo del lavoro dipendente.

Estensione del modello a nuovi contribuenti

Un altro cambiamento significativo riguarda la platea dei contribuenti ammessi al modello 730. Dal 2025, potranno utilizzarlo anche coloro che percepiscono redditi a tassazione separata o soggetti a imposta sostitutiva, nonché chi deve comunicare plusvalenze di natura finanziaria. Per accogliere queste nuove casistiche, nel modello sono stati aggiunti i riquadri M e T, appositamente predisposti.
Questa semplificazione consente a più cittadini di utilizzare il modello semplificato, evitando il ricorso al modello Redditi Persone Fisiche (ex Unico), ben più complesso.

Affitti brevi: più tasse dal secondo immobile

Chi affitta immobili con contratti brevi e opta per la cedolare secca dovrà fare i conti con un’aliquota più elevata. Dal secondo immobile in poi, la cedolare passa dal 21% al 26%. Resta invariata al 21% solo per il primo immobile locato con questa modalità.

Dal quinto immobile in poi, si configura invece un’attività imprenditoriale vera e propria, con obbligo di partita IVA. Un segnale chiaro che il fisco intende distinguere tra il piccolo proprietario e chi fa del turismo breve un’attività strutturata.

Superbonus ridotto e rate riformulate

Il Superbonus, misura di punta degli scorsi anni, resta attivo ma con una portata fortemente ridimensionata. Dal 2025 potranno beneficiarne solo i contribuenti che hanno avviato i lavori entro il 15 ottobre 2024.

L’aliquota della detrazione scende dal 90% al 70%, con ripartizione obbligatoria in 10 rate annuali. Inoltre, chi nei precedenti modelli aveva optato per la detrazione in quattro anni potrà ora convertire il tutto in dieci anni, per evitare problemi di incapienza (cioè il rischio di non poter recuperare tutta la detrazione perché il reddito è troppo basso).

Bonus Mobili: meno spesa detraibile

Novità anche sul fronte del Bonus Mobili ed Elettrodomestici. Il tetto massimo di spesa ammessa a detrazione si riduce da 8.000 a 5.000 euro, con aliquota confermata al 50%. Dunque, il massimo detraibile scende a 2.500 euro.
Condizione indispensabile: gli acquisti devono essere collegati a lavori di manutenzione straordinaria o ristrutturazione edilizia dell’immobile.

Impatriati: vantaggi fiscali per chi rientra in Italia

Il nuovo modello 730/2025 recepisce anche le modifiche al regime degli impatriati. Chi trasferisce la residenza in Italia (italiani rientrati dall’estero o stranieri con cittadinanza italiana) potrà tassare solo il 50% del proprio reddito.
Un’agevolazione che, combinata con i nuovi scaglioni IRPEF, rende il ritorno in Italia più vantaggioso per lavoratori altamente qualificati.

Il 730 precompilato: uno strumento ancora più semplice

Dal 30 aprile 2025 sarà disponibile online il modello 730 precompilato. Accedendo con SPID o CIE sul sito dell’Agenzia delle Entrate, sarà possibile visualizzare la propria dichiarazione già compilata, verificare i dati raccolti da datore di lavoro, banche, farmacie e inviare il modello senza l’aiuto di un consulente.
Per i contribuenti con situazioni semplici, è un’opportunità di risparmio di tempo e denaro.

5, 8 e 2 per mille: scegli a chi destinare le tue imposte

Anche quest’anno sarà possibile scegliere a chi destinare:

  • l’8 per mille (allo Stato o a un’istituzione religiosa)
  • il 5 per mille (a enti no profit e associazioni)
  • il 2 per mille (a un partito politico)

È importante ricordare che, anche in assenza di scelta, le quote verranno comunque assegnate in proporzione alle scelte degli altri contribuenti. Per chi volesse sostenere La Voce dell’Jonio, basta indicare il codice fiscale dell’associazione Orazio Vecchio: 90034160870 e apporre la firma nel riquadro del 5 per mille.

Semplificazioni, risparmi e più consapevolezza fiscale

Il nuovo 730/2025 punta a semplificare la vita del contribuente e a redistribuire in modo più equo il carico fiscale. Le modifiche IRPEF, l’ampliamento della platea, le regole su affitti e bonus edilizi sono pensate per adattarsi a una società in trasformazione.

Saperle leggere e applicare correttamente è fondamentale per evitare errori e sfruttare tutte le agevolazioni disponibili. Con un po’ di attenzione, anche la dichiarazione dei redditi può diventare un’occasione di consapevolezza e di risparmio.

Gianfranco Castro