Sabato 14 giugno, nella cornice del Palazzo Episcopale di Acireale, è stato presentato il programma della festa estiva di Santa Venera, Vergine e Martire, incontro con la stampa indetto dalla Deputazione della Reale Cappella di concerto con le autorità civili e religiose.
Il dialogo, moderato da don Arturo Grasso, ha visto i vari aspetti della festa raccontati dal presidente della Deputazione, Salvo Iannuli, dal sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, dal canonico della Cattedrale, don Mario Fresta, e dal vescovo monsignor Antonino Raspanti.
In sala anche il presidente del Consiglio comunale, Michele Greco, gli assessori Enzo Di Mauro e Gracy Urso, la presidente della commissione consiliare cultura Simona Postiglione, la consigliera Teresa Pizzo. Presenti anche le autorità militari del territorio.
Il programma dei festeggiamenti
I solenni festeggiamenti avranno inizio il 26 giugno e proseguiranno con un ricco cartellone di appuntamenti che porteranno al 26 luglio, giornata centrale dei festeggiamenti per la Santa Patrona della Città e della Diocesi. I festeggiamenti quest’anno ricadono nell’anno giubilare e nel 1700° anniversario del Concilio di Nicea.
La festa, che ogni anno vede l’impegno della Reale Deputazione e del Circolo Santa Venera, quest’anno annovera tra le sue novità il cambio data del giro esterno, come spiega lo stesso Salvo Iannuli: “La processione del 25 luglio per quest’anno viene interrotta a motivo del giubileo delle cariche pubbliche e delle Forze dell’ordine, anche per dare una certa valenza a quest’evento, ma non significa che non verrà fatta la festa. Semplicemente viene posticipata a novembre, in maniera straordinaria, visto l’anno giubilare in corso. Tutto il resto rimane come da protocollo”.
A presentare il dettaglio dei festeggiamenti, dal punto di vista delle funzioni religiose, è stato invece don Mario Fresta, canonico della Basilica Cattedrale di Acireale.
“I solenni festeggiamenti inizieranno il 26 giugno con la messa all’altare della cappella di Santa Venera. Il 24 luglio sarà celebrata la giornata dell’offerta della cera e quindi la santa messa sarà celebrata nella chiesa di Giuseppe Maria. Farà seguito il corteo processione fino in Cattedrale per l’offerta della cera.
Il 25 di quest’anno celebreremo il giubileo dei sindaci, dei comuni, delle autorità civili e militari e quindi alle ore 19.30 la statio presso la chiesa di San Rocco e a seguire la processione fino in Cattedrale, traslazione del busto reliquario della nostra santa patrona in piazza Duomo e solenne celebrazione eucaristica presieduta dal nostro Vescovo”.

La messa stazionale e la celebrazione giubilare
La festa di Santa Venera sarà occasione per celebrare ad Acireale il Giubileo dei sindaci, dei pubblici amministratori e delle forze dell’Ordine della Diocesi. Il rito giubilare, che avrà inizio nella chiesa di Santo Rocco, vedrà la processione lungo Corso Umberto e l’arrivo nella Basilica Cattedrale.
In rappresentanza delle Forze dell’ordine presenti in Episcopio il luogotenente Vito Polignano, comandante della stazione dei carabinieri di Acireale, l’ispettore Rosario Leonardi della polizia di Stato, il luogotenente Giuseppe Basile, comandante del locale ufficio marittimo e l’ispettore Sebastiano Leotta per la polizia locale.
La messa stazionale sarà invece presieduta da mons. Franco Lovignana, vescovo di Aosta e presidente della Conferenza Episcopale Piemontese.
Il pensiero del vescovo Raspanti
A presiedere le funzioni principali in occasione della festa di Santa Venera il vescovo di Acireale, monsignor Raspanti, che fin da subito ha manifestato il suo desiderio di vivere una festa all’insegna della spiritualità e della contemporaneità.
“Una festa che, come tutte quelle patronali, sembra rimanere sempre la stessa, ma in realtà ogni anno le influenze derivanti dal mondo esterno, da fatti locali, sono motivo di riflessione e rafforzamento della fede. Feste come queste comunque hanno un grande senso e il loro valore lo si scopre nella lunga gittata, perché appunto i cambiamenti, soprattutto politici o altri, sociali, non accadono da un anno all’altro, a volte ci sono fatti enormi e repentini, ma generazioni dopo generazione, determinate cose cambiano e noi abbiamo bisogno di questa forza che ci viene dalla cosiddetta tradizione”.
La festa di Santa Venera e la promozione del territorio

Chiara Costanzo