L’edizione 2025 del Premio Biagio Andò, si è conclusa nella mattinata di domenica 4 maggio, con la premiazione dei vincitori di quest’anno. Ha ottenuto il primo premio Vittorio Garufi dell’IS Rizzo- Pantano-Colajanni-Olivetti, mentre si sono piazzati al secondo posto ex aequo due studenti per ogni scuola coinvolta che sono qui di seguito riportati.
Cioè, Valentina Patanè e Maria Catena Cutrona dell’IPSSEOA G. Falcone; Andrea Mille e Giulia Guarnera dell’IIS Fermi Guttuso; Sofia Vadalà e Rosa Carlotta del IIS Leonardo; Amedeo Camarda e Danae Russo del IIS M.Amari ; Giovanni Granata e Adriana Vecchio dell’IS Rizzo – Pantano – Colajanni.

“È un onore poter ospitare all’interno dell’Aula Magna dell’ITI E. Fermi la premiazione della 13ma edizione di questo Premio – ha esordito il dirigente scolastico Gaetano Girardi.
Esprimo grande soddisfazione per l’impegno dimostrato da tutti gli studenti dell’IIS Fermi-Guttuso, dell’IIS Leonardo, dell’IIS M. Amari, dell’IPSSEOA Falcone e dell’IIS Rizzo-Pantano-Colajanni-Olivetti di Riposto, che al termine di 4 incontri tematici organizzati nelle rispettive sedi scolastiche, hanno prodotto degli elaborati sulla “Questione meridionale in Sicilia nel cinema e nella letteratura del dopoguerra”.
Manifesto il mio compiacimento per la coesione sociale che il Premio ha determinato. E anche per la possibilità di mettere a disposizione la nostra scuola per la giornata conclusiva di questa splendida iniziativa”.
L’elevata qualità culturale del Premio Andò
Erano presenti i dirigenti scolastici Gaetano Ginardi, Rosalba Mingiardi, Giovanni Lutri, Tiziana D’Anna e Cinzia Emmi in rappresentanza della dirigente Monica Insanguine. Tutti hanno elogiato l’attivismo di Salvo Lisi e Enrico Fiumara, organizzatori della Fondazione Nuovo Mezzogiorno. Nonché del presidente del Premio Oreste Massari e del presidente della Commissione di Valutazione degli elaborati Roberto Tufano, per l’ottima riuscita dell’edizione di quest’anno.
Con l’auspicio che la manifestazione possa proseguire nel solco dell’elevata qualità culturale che ha sempre posseduto tale evento, unico nella provincia di Catania.
“Il Premio dedicato a mio padre – ha affermato Salvo Andò – si prefigge il compito di rappresentare un arricchimento dell’offerta formativa dei programmi scolastici previsti dai corsi di studio. E di sensibilizzare i giovani alla conoscenza dei grandi temi della realtà dei nostri tempi”.