Quattro cardinali e 6000 pellegrini per la beatificazione di padre Allegra

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In un clima di gioiosa attesa si è svolta sabato 22 settembre, nel convento S. Biagio di Acireale, la conferenza stampa di presentazione della cerimonia di beatificazione di fra Gabriele Maria Allegra.

La cappella dedicata a padre Allegra nella chiesa di San Biagio

Fra Massimo Corallo, in rappresentanza del ministro della provincia francescana di Sicilia fra Giuseppe Noto, ha illustrato l’evento e le note tecniche relative allo svolgimento della cerimonia, alla presenza del vescovo di Acireale mons. Antonino Raspanti, del sindaco Nino Garozzo, dell’assessore Nives Leonardi e del padre guardiano del convento ospitante fra Salvatore Ferro. Era pure presente fra Romano Fina, rappresentante della onlus “Frate Gabriele Allegra”, fondata nel 2009 con lo scopo di gestire le attività, i progetti e le missioni dei Frati Minori di Sicilia.

Un momento della conferenza-stampa

La cerimonia, nel corso della quale sarà beatificato il frate francescano – originario di S. Giovanni La Punta, ma che ha soggiornato in vari periodi, fin dai tempi della sua formazione religiosa, nel convento di Acireale dove adesso riposano le sue spoglie mortali – si svolgerà in forma solenne sabato 29 settembre 2012 alle ore 10, e sarà presieduta dal card. Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi e delegato di Sua Santità Benedetto XVI. Saranno inoltre presenti il card. Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo e presidente della Conferenza episcopale siciliana, i cardinali Joseph Zen Ze-Kiun e John Tong Hon (rispettivamente arcivescovo emerito e arcivescovo attuale di Hong Kong), tutti i vescovi di Sicilia e numerosissimi sacerdoti (si prevede la presenza di almeno 300 religiosi).

La statua di padre Allegra nel convento di San Biagio

Fra Gabriele Allegra ha trascorso la maggior parte della sua vita come missionario in Cina, dove è riuscito a realizzare il suo più grande sogno: tradurre la Bibbia in lingua cinese “per consegnare Cristo ai cinesi e i cinesi a Cristo”, e questo in un periodo molto brutto per la storia del mondo, perché – come ha evidenziato durante la conferenza-stampa mons. Raspanti – mentre nel mondo occidentale era in corso la seconda guerra mondiale, in Oriente si combatteva il più terribile conflitto che ci sia mai stato tra Cina e Giappone. L’attività del futuro beato è stata improntata, come detto invece da fra Massimo Corallo, a tre principi fondamentali: missione, carità e impegno.

La cerimonia di beatificazione si svolgerà interamente nella piazza del Duomo di Acireale, dove l’altare sarà posto sul sagrato della basilica di S. Pietro. Due tribune ospiteranno le autorità e il coro, mentre nell’ampio spiazzo antistante il sagrato saranno predisposti 2000 posti a sedere; il resto della piazza ospiterà tutti quelli che vorranno seguire la cerimonia in piedi. Saranno inoltre collocati due maxischermi nella stessa piazza e la cerimonia sarà trasmessa in diretta da alcune reti televisive locali. Il piano logistico della cerimonia con i relativi movimenti e servizi connessi è stato predisposto con la collaborazione del nucleo di protezione civile del comune di Acireale. La cerimonia sarà preceduta da un triduo di preparazione che si svolgerà nei giorni 25, 26 e 27 settembre in tutte le chiese dei frati minori francescani e delle clarisse, e da una veglia di preghiera notturna (alle ore 21) giorno 28 nella piazza Duomo di Acireale, durante la quale interverrà anche Chiara, una nipote di fra Gabriele (presente pure lei alla conferenza-stampa). Invece già nel pomeriggio successivo alla beatificazione inizieranno i festeggiamenti e le cerimonie di ringraziamento: il 29 alle 16 si terrà nella stessa piazza Duomo un concerto della nota cantante Tosca preparato appositamente per l’evento dal titolo “Anima mundi”. Invece il giorno successivo, domenica 30, alle 10 il vescovo di Acireale presiederà una solenne celebrazione eucaristica di ringraziamento nella cattedrale di Acireale, e alle 18,30 una analoga celebrazione sarà presieduta nella chiesa madre di S. Giovanni La Punta dall’arcivescovo di Catania.

La chiesa e il convento di San Biagio

Si prevede l’arrivo ad Acireale, per l’occasione, di circa 6000 pellegrini provenienti da tutta la Sicilia e anche da oltre Stretto, per i quali è stato predisposto un piano d’accoglienza sia da parte dei francescani (soprattutto per quanto riguarda i giovani), sia dal Comune di Acireale, il quale ha raggiunto un accordo con gli alberghi e le strutture di accoglienza della zona, che praticheranno dei prezzi contenuti, mentre tutti i bar e i ristoranti della città permetteranno la consumazione della colazione e del pranzo a prezzi economici e uguali in tutti i locali.

Si tratta sicuramente di un evento unico per la città e per la diocesi di Acireale, dal momento che le beatificazioni riguardano tutta la Chiesa universale, tant’è che fino a qualche anno fa questo tipo di cerimonie (beatificazioni e canonizzazioni) veniva effettuato esclusivamente in Vaticano e con la presenza del Papa. E’ stato proprio Benedetto XVI che ha snellito la procedura disponendo il decentramento nelle diocesi di tali cerimonie.

Nino De Maria

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