RiGenerazione / L’Alberghiero di Giarre sostiene la riduzione degli sprechi rivisitando la pasta alla Norma

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Il MIUR ha indetto la prima edizione della Settimana nazionale della RiGenerazione, in concomitanza con la riunione del Cop-26 a Glasgow, coorganizzata dall’Italia. L’intento, come si evince dalla circolare ministeriale n. 2289, è quello di riflettere sui temi della mobilità sostenibile, della riduzione degli sprechi. E anche del riciclo, dell’eliminazione della cultura del monouso, del rispetto della biodiversità, della sana e corretta alimentazione. Inoltre, l’iniziativa ha “l’obiettivo di supportare i ragazzi alla comprensione del legame imprescindibile tra uomo e natura. Ciò al fine di renderli attori del cambiamento e della diffusione di comportamenti virtuosi anche presso gli adulti”.

L’Alberghiero “Giovanni Falcone” di Giarre, già sensibile a queste tematiche con numerose iniziative – si legge in una sua nota informativa – ha aderito alle proposte del piano ministeriale con l’attività laboratoriale Zero sprechi: una Norma fuori norma nel rispetto dell’ambiente. La preparazione si è svolta con la realizzazione di un piatto della tradizione rivisitato sotto la direzione del docente di enogastronomia Moreno Emmi.

rivisitazione della pasta alla Norma
(Gli allievi dell’Alberghiero hanno rivisitato la pasta alla Norma)

Per la riduzione degli sprechi, la pasta alla Norma rivisitata

Seguendo la ricetta tradizionale della pasta alla Norma, si sono apportate alcune modifiche per farla rientrare nell’Eco-Ristorazione che ha a cuore l’ambiente e la tutela della biodiversità. Il piatto consiste in una base di crema di melanzane su cui si adagiano i maccheroni conditi con salsa di pomodoro datterino giallo e rosso siccagno e cosparsi di “neve” di ricotta. Completa il piatto un ciuffo di fili croccanti di melanzana.

La decorazione del piatto si abbellisce con pomodori confit, gocce di clorofilla e foglioline di basilico. La scelta di grani antichi, delle melanzane prodotte a km0, dell’olio Etna DOP della nocellara nostrana rendono questo piatto innovativo e rispettoso dell’ambiente. Zero emissioni del trasporto, prodotti sani e biologici senza concimi chimici, risparmio energetico e, soprattutto, alta qualità del gusto! L’analisi sensoriale inizia con l’esame visivo che si riallaccia alle tradizioni e alle origini del nostro territori. Al palato il piatto si presenta con una nota di dolcezza data dalla crema di melanzane su cui agiscono delicatamente la sapidità della ricotta, la croccantezza dei fili di melanzana, la freschezza del pomodoro. Inoltre, non si producono sprechi, perché tutto viene utilizzato. I pochi scarti, infatti, inseriti nel compostaggio dell’umido, si trasformano in nuova linfa per le coltivazioni e i nuovi prodotti che verranno.

 

 

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